Demoni e Alieni. Intervista al Dr. Armando De Vincentiis.
Ho preso spunto dall’interessante articolo di Luca Menichelli. Abductions… Gli studi di Corrado Malanga. il quale, mi suggerisce alcune riflessioni. I fenomeni delle possessioni demoniache e dei rapimenti alieni presentano non poche similitudini e collocando gli eventi nel giusto contesto, è ancor più evidente. Molti elementi della dimensione religiosa e sovrannaturale si evidenziano nel fenomeno UFO.
Secondo la teoria metafisica di John Keel (giornalista, scrittore e indagatore dell’occulto che amava definirsi demonologo) dietro alcuni elementi della fenomenologia ufologica si nascondono entità demoniache. Secondo questa teoria egli dichiara: “I demoni come al tempo del paganesimo si travestivano da divinità pagane e come nel Medioevo si presentavano come incubi e succubi per ottenere rapporti sessuali dagli esseri umani oggi si travestono da extraterrestri sia per ottenere rapporti sessuali sia per causare possessioni demoniache simulando ad esempio rapimenti alieni”. Praticamente, le possessioni demoniache anticiperebbero quello che oggi è il fenomeno dei rapimenti alieni. Sarebbero possessioni aliene quelle che abbiamo sempre preso per possessioni demoniache? Le abductions aliene sono solo un modo moderno in cui le possessioni demoniache si presentano oggi? Anche Corrado Malanga in un’intervista cita: “Negli antichi tempi quelli che la Chiesa chiamava demoni oggi noi chiamiamo alieni. Ma la Chiesa si ostina a dire che gli alieni non ci sono ma ci sono i diavoli altrimenti perderebbe il suo ruolo di mediatore e ci accorgeremmo che il suo ruolo è inutile. Tempo fa alcuni emissari vaticani vollero incontrarmi. Subito mi chiesero se gli alieni fossero riusciti a “copiare l’anima”, evidentemente erano informati su questi delicati argomenti”. Anche nel
film, il regista Venturi, infila nello stesso calderone: alieni, esorcismi, demoni, il numero della bestia, il vaticano, i servizi segreti israeliani, le grandi multinazionali, le sette segrete. Malanga sostiene inoltre che, le apparizioni mariane in particolare, sono inscenate dagli alieni per questi scopi e, si esprime in termini molto severi nei confronti delle religioni. “Gli alieni – spiega in un’intervista – travestiti da preti frati suore dei e papi ci rincoglioniscono e ci impauriscono promettendoci pene severe per il nostro futuro se non facciamo come vogliono loro”. La teoria di Malanga afferma di fornire “una spiegazione scientifica a fenomeni interpretati grossolanamente dalle religioni”. Nel corso del trattamento di un addotto da parte di Malanga è possibile interagire con gli alieni presenti nelle menti degli addotti rivolgendosi a loro come fa l’esorcista con il demonio nei casi di possessione e, infine liberare l’addotto dall’entità che lo possiede. Anche in questi casi è presente il fenomeno della xenoglossia (presunta capacità paranormale di parlare o scrivere una lingua sconosciuta al soggetto), così come nei casi di esorcismo.
La maggioranza degli addotti non ricorda il rapimento, a volte ne porta tracce fisiche sotto forma di cicatrici che si riferirebbero a operazioni e impianti chirurgici praticati dagli alieni, la memoria può essere recuperata attraverso l’uso di strumenti come l’ipnosi regressiva e la PNL (programmazione neuro-linguistica), pratiche utilizzate da Malanga. L’ipnosi regressiva che, a suo dire costituirebbe una prova dell’esistenza del rapimento alieno, per la quasi totalità degli scienziati non ha validità, potrebbe dimostrare, che il soggetto non mente, ma non può determinare se si è trattato di un’esperienza reale o immaginaria. Anche la PNL è attualmente oggetto di molte critiche, nell’ambito della psicologia ufficiale.
Ho voluto approfondire la tematica rivolgendo alcune domande all’amico Armando De Vincentiis, Psicologo/psicoterapeuta e consulente tecnico-scientifico in qualità di esperto in psicologia della religione e degli stati di coscienza per il CICAP.
Ciao Armando, ti ringrazio per la disponibilità. Per chi non ti conosce, parlaci un po’ di te e di cosa ti occupi.
Sono uno psicologo-psicoterapeuta consulente scientifico del CICAP, mi occupo di psicologia dei fenomeni religiosi ed ho pubblicato il resoconto di alcuni casi clinici legati a questi argomenti. Mi sono occupato con particolare attenzione agli stati alterati di coscienza ed il loro legame con la pressione culturale.
Dalla tua esperienza nel campo della psicologia delle religioni, cosa puoi dirci in merito all’argomento delle possessioni demoniache?
Riprendo alcuni concetti che ho scritto sull’enciclopedia del CICAP.
E’ opportuno tenere in considerazione che il fenomeno di possessione è solo la conseguenza di una credenza religiosa è non ha alcun fondamento in ambito scientifico; in ogni tradizione religiosa il fenomeno si esprime diversamente seguendo le regole della propria cultura. Un cristiano può ritenere di essere posseduto dal demonio, mentre uno sciamano può affermare di ospitare gli spiriti appartenenti alla sua tradizione (spirito del mare, della foresta ecc.). Nonostante la teologia tenti di definire criteri precisi grazie ai quali si possa diagnosticare una possessione, quali avversione al sacro, linguaggio incomprensibile, cambiamento di personalità ecc., non esistono dati oggettivi e i suddetti criteri sono perfettamente inquadrabili nell’ambito di varie forme di disturbi psicopatologici ben conosciuti.
Cosa ne pensi riguardo alle analogie tra fenomeni UFO e possessioni demoniache?
Ripartendo dal discorso sulle possessioni posso dire che in effetti c’è una analogia, ma questa analogia è legata al fatto che i fenomeni ufo, in modo particolare i rapimenti alieni, rappresentano solo una evoluzione tecnologica di una antica credenza. Ossia determinate credenze (le apparizioni mariane, le possessioni, così come i fantasmi ecc) si evolvono con l’evolversi della tecnologia e delle conoscenze. Appare naturale che nelle esperienze suggestive entrino a far parte concetti e personaggi che appartengano ad ere più evolute. Ogni esperienza è sempre influenzata dalla cultura di appartenenza ed in un contesto tecnologico e moderno ecco che le esperienze, un tempo mistiche, oggi si trasformano in esperienze legate agli alieni o agli ufo. E, proprio come accade nei fenomeni di apparizioni mariane in cui il contesto (per cultura religiosa) ne contempla la possibilità della sua veridicità, anche i rapimenti alieni si esprimono in quei gruppi in cui si crede fortemente in determinate possibilità. Pur non avendo alcuna prova oggettiva che il fenomeno sia reale.
Riguardo all’ipnosi regressiva, cosa dice oggi la psicologia? Trova qualche fondamento in questa pratica? Può essere strumento di aiuto in questi casi o veramente non trova nessuna validità in campo scientifico?
L’ipnosi regressiva è assolutamente priva di alcun fondamento per il semplice fatto che è la memoria a funzionare in un determinato modo che non ne consente un recupero oggettivo. Essa è un processo di ricostruzione di tracce immagazinate nel cervello e non di rievocazione di un nastro registrato una volta per tutte. Nella rievocazione mnestica subentrano processi emotivi e cognitivi grazie ai quali le informazioni vengono distorte. Vuoti di memoria possono essere riempiti da esperienze effettuate in altri contesti, da pure fantasie o, addirittura, da esperienze effettuate da altri. Gli esperimenti sulla memoria di Elizabeth Loftus rapprsentano una evidenza chiara di come la memoria sia un processo inaffidabile né l’ipnosi è in grado di modificare tale processo di distorsione.
E per la PNL? Oggi sembra una pratica tanto di moda, si vedono professionisti che presentano nei loro curriculum Master in PNL. Può essere utile? L’argomento è molto controverso nella comunità scientifica anche se, la quasi totalità la bolla come pseudoscienza.
La PNL rappresenta un guazzabbuglio di tecniche prese in prestito dalla psicologia cogntivo-comportamentale, dai metodi ipnotici di Milton Erikson e da altri orientamenti terapeutici. Essa nel momento in cui fa riferimento a tecniche che, in sé, hanno un loro valore scientifico (come le tecniche comportamentali) appare ovvio che in determinate occasioni possa funzionare, ma solo perché si avvale di esse non certo per le sue basi prive di alcun fondamento fisiologico.
La scienza dichiara che la maggioranza dei casi di possessione siano da considerare come patologie psichiatriche. A parte le patologie psichiatriche più gravi, cosa può spingere una persona a credere in queste pratiche?
Patologie psichiatriche, suggestione, credenze radicate in determinati contesti possono costruire il quadro della possessione demoniaca. Il più delle volte ci si trova di fronte a patologie psicologiche ma non tutti i casi ne sono la sua espressione. Anche una convinzione radicata in una personalità particolarmente suggestiva può dare origine al fenomeno a sua volta rinforzato da un contesto che ne contempla la possibilità di una certa veridicità. Spesso il fenomeno della possessione si costruisce nell’ambito di un gioco relazionale in cui esorcista ed esorcizzato recitano un ruolo dettato dalla cultura che spinge verso determinati comportamenti, esattamente come avviene tra ipnotista ed ipnotizzato. Ma ciò che regna in questa occasione è la suggestione non certo il demonio.
Esperienze di questo tipo capitano anche a persone che si definiscono molto razionali e non credenti. Si tratta di suggestione?
Se tali persone fossero davvero razionali, non credenti ed al di fuori di determinate culture in cui certe possibilità non sono previste(esclusa la patologia psichiatrica) vi assicuro che il fenomeno non si verificherebbe affatto!
Ringrazio molto il Dr. Armando De Vincentiis per la disponibilità e il prezioso apporto.
Rosa Contino
Dr. Armando De Vincentiis
http://www.psicoterapiataranto.it/
http://www.medicitalia.it/a.devincentiis
Pubblicazioni:
-Le stimmate di Ada (caso clinico) in MENTE&Cervello (LeScienze) Ottobre 2010.
-La donna che parlava con gli spiriti (caso clinico) in (Le Scienze) MENTE&Cervello n°59 novembre, 2009.
– La possessione, disagio famigliare e condizionamento culturale in PSICOLOGIA CONTEMPORANEA n.213 maggio-giugno 2009.
– Il licantropo spensierato (caso clinico) in (Le Scienze) MENTE&Cervello n° 52 aprile, 2009.
– Stati modificati di coscienza, in “ALTER EGO” n. 2 maggio, 2007, pag. 64.
– Perché si adora il demonio, su “LIBERO” del 10/6/2004 pag. 11
– Il caso Natuzza Evolo, un primo tentativo di esame psicologico della sua fenomenologia mistica, in SCIENZA&Paranormale n. 49 anno XI maggio/giugno 2003 pag. 52.
– Essere Maghi: una fusione tra delirio e truffa in atti del VIII Convegno Nazionale CICAP 6/7/8 giugno, 2003, Politecnico di Torino.(ed.Cicap, Padova)
– Esperienza clinica di una famiglia con fantasma in atti del VII Convegno Nazionale CICAP 9/10/11 novembre, 2001, Reggio Emilia.(ed.Cicap, Padova)
– Alle soglie dell’aldilà, esperienze dissociative in prossimità della morte, in SCIENZA&Paranormale n. 24 anno VII marzo/aprile 1999 pag. 38.
– Estasi, stimmate e altri fenomeni mistici, AVVERBI Edizioni, Roma, 1999.(recensito su: Tempo Medico, Salve, Focus, Italia oggi, Diario della settimana, Super Quark, Voyager)
– Psicologia dei mistici cristiani, SCORPIONE Editrice, Taranto, 1998.(recensito su: Quaderni di parapsicologia SCIENZA&Paranormale)
– “Misteri” enciclopedia del Cicap AA.VV. ed Cicap.
– Estasi mistica e possessioni demoniache, in atti del VI Convegno Nazionale CICAP, 29/31/ ottobre, 1999, Università di Padova. (ed.Cicap, Padova)
4 comments
Tantum religio potuit suadere malorum (Lucrezio)
E In Italiano??? 😆
“A così grandi mali poté indurre la superstizione ( religione )”
Ottima citazione Alfredo. Si commenta da sola 🙂
Su questo sono d’accordo con voi, è un insulso tentativo di conciliare superstizione a religione facendo credere si tratti di scienza.