La scienza non ha bisogno di Dio

Libri

Edoardo Boncinelli

Rizzoli 2012 – pp164

Prima di scatenare facili fraintendimenti dovuti al titolo del libro, va specificato che non si tratta di un saggio di anti-teologia, ma di un valido testo di divulgazione scientifica che affronta il tema della vita dal punto di vista di uno scienziato che si occupa di biologia molecolare.
Nel 1944 il fisico Erwin Scröedinger, famoso per i suoi studi sulla fisica quantistica e per il paradosso del gatto più famoso della storia della scienza, si chiese: «Che cos’è la vita?» Se si analizza bene la domanda, si vedrà che non è certo facile dare una risposta. Dal punto di vista metafisico appare evidente come sia difficile fornire una spiegazione alla meraviglia della vita senza tirare in ballo una divinità superiore che l’abbia creata, ma dal punto di vista della scienza, in seguito ai nuovi sviluppi riguardanti alcuni esperimenti che sembra abbiano in effetti generato la vita dove non c’era, questa certezza di un disegno superiore sembrerebbe vacillare.
Nel 2010, il biologo statunitense Craig Venter ha annunciato al mondo di aver riprodotto l’intero genoma di un batterio: non si è limitato, cioè, a trasferire il codice genetico preesistente dentro un involucro vuoto, ma è riuscito a creare ex novo le basi di questo organismo creando una forma di vita artificiale. Come sostennero alcuni in maniera provocatoria nell’apprendere la notizia, «l’uomo gioca a essere Dio» tentando di creare la vita. Prescindendo dalle polemiche di argomento bioetico derivanti da questo esperimento, l’episodio è interessante e viene ripreso dal genetista e biologo molecolare Edoardo Boncinelli come base di partenza per un viaggio attraverso i fondamenti della biologia molecolare.
Nel libro viene spiegato, in maniera relativamente semplice, che cosa sia la vita dal punto di vista della biologia. Procedendo attraverso un viaggio nei millenni, analizzando i vari cambiamenti che la vita ha subito durante il processo evolutivo, dalle prime forme prebiotiche fino all’uomo, il libro rappresenta un’interessante sintesi a carattere divulgativo per tutti coloro che cercano di capire scientificamente le meraviglie della biologia.
Come altri testi recensiti su queste pagine, rappresenta un ottimo esempio di scienza ricreativa, anche se, per via del linguaggio adoperato, è bene accostarvisi se si possiede qualche nozione di base relativa alla biologia.
L’unico rilievo che appare opportuno operare riguarda il titolo, che potrebbe fuorviare il potenziale lettore dando l’impressione di trovarsi di fronte a un testo provocatorio e anticlericale, da relegare in settori delle librerie che non ne rispecchiano affatto il contenuto.

(fonte Query n°11)

Luca Menichelli

3 comments

  • Beh, dopo le vostre mille raccomandazioni che il TITOLO ” potrebbe fuorviare il potenziale lettore dando l’impressione di trovarsi di fronte a un testo provocatorio e anticlericale, da relegare in settori delle librerie che non ne rispecchiano affatto il contenuto” mi chiedo come mai sia stato tirato in ballo il Creatore (per chi ci crede ovviamente). Avrebbero potuto chiamarlo “evoluzione della vita” invece tutto il lavoro è proprio mirato a dimostrare il contrario secondo me. Grazie mille passo oltre ma cmq grazie per il suggerimento.

  • Davero interessante come libro, anche se dio non lo nomina proprio, effettivamente il titolo è totalmente sbagliato, comunque è un ottimo libro, solo che per leggerlo sono necessarie basi di biologia almeno da 4° superiore.

  • [quote]L’unico rilievo che appare opportuno operare riguarda il titolo, che potrebbe fuorviare il potenziale lettore dando l’impressione di trovarsi di fronte a un testo provocatorio e anticlericale, da relegare in settori delle librerie che non ne rispecchiano affatto il contenuto.[/quote]

    Concordo in pieno con questo ultimo appunto, ho letto il libro ed è molto interessante, ma all’inizio non volevo proprio a causa del titolo. Pensavo fosse un libro tendente a dimostrare in maniera scientifica la non esistenza di Dio, invece è un ottimo testo di biologia. Secondo me ha perso molti lettori a causa del titolo.

    Don Marco

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