Le Iene: la dieta che guarisce il tumore
Nell’ultima puntata della trasmissione televisiva “Le iene”, andata in onda il 5 Marzo,
Il giornalista Pablo Trincia racconta, in un servizio, del caso di Antonio Diaco, guarito dal cancro grazie a una dieta particolare ricca di frutta e verdure. Il figlio di Antonio, Massimiliano Diaco, afferma di aver convinto il padre a seguire un regime alimentare proposto da Robert O. Young, un naturopata americano (sotto processo negli USA per esercizio abusivo della professione medica) autore del libro “Il miracolo del pH alcalino”
Il Sig. re Antonio racconta le tappe della sua malattia; i suoi problemi iniziarono nel 2003, quando gli fu diagnosticato un tumore al polmone destro, fu sottoposto a intervento chirurgico e, in seguito, dichiarato guarito. Poi nel 2009 un’altra diagnosi infausta, questa volta al polmone sinistro, anch’esso operato e sottoposto a cicli di chemioterapia. Nel 2011 gli viene diagnosticata una nuova massa tumorale di 3 cm al cervello che, grazie alla radioterapia, viene ridotta. Poi però, in questo caso, rifiuta la chemioterapia e decide di arrendersi. Ecco che allora il figlio, deciso a non darsi per vinto, inizia le sue ricerche in internet scoprendo i legami tra alimentazione e tumori, come lui stesso racconta. Convince il padre a seguire un drastico regime alimentare guidato e consigliato dalla Dott. sa Michela De Petris, medico chirurgo specializzata in alimentazione oncologica. La cura consisteva, per i primi tre mesi, nel bere succhi di verdura dilazionati nell’arco della giornata, introducendo in seguito, altri cibi sempre di tipo vegetale e bevendo acqua alcalina. Sulla bufala della dieta alcalina, vi rimando ad un articolo del Dott. Salvo Di Grazia che spiega molto chiaramente gli effetti pericolosi dell’acidosi metabolica e dell’alcalosi .
Tornando al Sig. re Antonio, dopo tre mesi dalla cura, al controllo con l’oncologa si scopre che il tumore al cervello è sparito. La moglie di Antonio parla di miracolo e Antonio attribuisce il miracolo alla dieta. Nell’ultima visita di controllo con l’oncologa e alla presenza dell’inviato delle Iene, si conferma l’esito positivo della TAC. L’oncologa dichiara che il caso è particolare ma non unico e che anche altri pazienti, con la stessa patologia guariscono senza diete particolari, ma con le cure mediche standard, attribuendo la guarigione alla radioterapia precedente. La dieta ha i suoi benefici, ma sicuramente non ha curato il tumore e sarebbe sciocco pensarlo e sarebbero sciocchi tutti quei pazienti che non la fanno, ma Pablo Trincia incalza: “Magari non lo sanno, è quello il problema”. Sulle parole dell’oncologa, Antonio resta dubbioso e si ritorna alle dichiarazioni della Dott. sa De Petris che dichiara come l’alimentazione possa guarire un gran numero di malattie, inclusi alcuni tumori e concludendo che la causa è l’ignoranza dei medici in fatto di alimentazione ma dice che le cose stanno cambiando, visto che i pazienti arrivano con ritagli di giornale o con il “sentito dire” e obbligano i medici ad informarsi.
Questa volta non è Giulio Golia ad occuparsi del servizio, ma Pablo Trincia, probabilmente dopo i vari danni creati dalle inchieste di Golia, prima sull’Escozul (di cui mi sono occupata) e poi con il metodo Stamina di Davide Vannoni, il buon vecchio Giulio si è momentaneamente defilato (speriamo). Nessuna novità invece per il taglio giornalistico delle inchieste presentate dalle Iene, dove si lascia passare un messaggio distorto e si corre il rischio che alcuni ammalati lascino cure di provata efficacia per seguire le illusioni di cure mai dimostrate.
Aggiornamento:
L’IRCCS Ospedale San Raffaele, in riferimento al servizio “Alimentazione e malattie. La storia del tumore guarito di Antonio”, in onda durante la trasmissione Le Iene (Italia 1, mercoledì 5 marzo), dichiara che nessuno studio in tal senso è in corso presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele e osserva che ad oggi non esiste alcuna dimostrazione del valore della dieta come terapia oncologica. Alcune attenzioni dietetiche possono avere ruolo e spazio nell’inquadramento generale di una terapia oncologica come di terapie per altre malattie, ma nella pratica clinica nessuna dieta può sostituirsi alla chirurgia, alla radioterapia e ai farmaci nel curare i tumori. E che per quanto riguarda le posizioni della dottoressa Michela De Petris, queste sono squisitamente personali. Oltretutto, la De Petris non avrebbe seguito il caso in questione.
L’IRCCS Ospedale San Raffaele precisa inoltre che la dr.ssa Michela De Petris è consulente dell’Ospedale dove svolge attività ambulatoriale in ambito nutrizionistico. La dottoressa, nell’intervista, ha tuttavia espresso opinioni personali. L’Ospedale puntualizza che il caso clinico oggetto del servizio si riferisce ad una persona che non è stata seguita dalla dr.ssa De Petris presso il San Raffaele, ma in altre strutture sanitarie.
Rosa Contino