Mente complottista – Ridiamoci su.

Complotti

“Perché la gente è così stupida! Possibile che nessuno se ne accorga?”Questi sono i pensieri di Rosaria mentre attraversa la strada osservando tutti gli altri che come formiche formano un groviglio di vite in perenne movimento. “Bravi. Correte. Andate a servire il padrone. Siete schiavi per 8 ore al giorno e vi sentite liberi. Quanto si può essere ciechi in questo mondo.” Zaino in spalla, sguardo perso e mente sempre assorta nei suoi pensieri poco rassicuranti. “Guarda quella scema” pensa osservando una giovane donna entrare negli uffici Igiene della ASL. Un uomo la aiuta a oltrepassare il gradino e lei lo ringrazia sorridendo.

“Ma cosa avrai da sorridere, stai portando il tuo bambino a fare la cavia da esperimento. Ti hanno inculcato nella mente che deve fare il vaccino vero? No lo sai quanta schifezza inietteranno nel suo corpicino? E tu lo chiami amore? Ma non leggi su Internet vero? Come pensi che si diffonda l’Autismo? Credi ancora che esistono le malattie per cui vaccini tuo figlio? Svegliaaaaa! Stai solo facendo gli interessi delle Big Pharma che si arricchiscono alle tue spalle.” pensa Rosaria scuotendo la testa in modo schifato.
Ecco avvicinarsi Paola, una compagna di classe dall’aspetto solare e positivo. “Un’altra dormiente” pensa osservando i denti bianchi e perfettamente allineati dopo anni di ortodonzia dell’amica. “Ti sei lavata i denti per bene. Ti sei avvelenata col fluoro e tutte le altre schifezze che mettono nei dentifrici. Brava. Altra schiava vittima di questo sistema. Io non ci casco. Io i denti non li lavo, non son mica scema. Ho due carie, ma che vuoi che sia? Me le tengo. Mica mi faccio mettere le mani in bocca da un dentista che poi dice di fare l’otturazione e non so quale congegno astruso mi impianta per controllare la mia mente. Sono furba io, mica un burattino senza fili come te e tutti questi zombie che mi girano intorno ora.”
Le due ragazze continuano a passeggiare per giungere alla scuola. “Alla scuola di schiavitù. Servi di un regime occulto che insegna la storia finta scritta dai vincitori, la scienza che fa loro comodo e esaltano l’ignoranza spacciandola per cultura. Io me ne frego e imparo solo la verità. La scuola mi serve solo per avere un pezzo di carta obbligatorio per vivere, ma la vita è la mia e non metteranno le loro mani su di me plagiandomi la mente. Io imparo dalla scuola vera. Dal web”.
Nel mentre che elabora questi pensieri un aereo solca il cielo, Rosaria alza gli occhi e ricomincia con i suoi arabeschi mentali “Non si fermano mai, nemmeno oggi. E’ come un bollettino di guerra. Spruzzano merda ad ogni ora. Altro che scie di condensa. Sveglia gente. Sono scie chimiche. Ci stanno avvelenando con il vostro consenso. Possibile che non lo vediate? Sveglia gente. Fare gli struzzi non serve a niente. Ma quali prove cercate ancora. Vi sembra normale un cielo così? Cosa vi serve ancora per credere? Spegnete la TV e aprite il cervello. E’ tutto sul web. Ogni prova censurata dai media di regime si trova lì. Migliaia di video, migliaia di siti che ne parlano e ancora non capite” passo dopo passo con la testa verso il cielo Rosaria si avvicina alla scuola con lo zaino in spalla in cui appare scritto in maniera evidente “Non siamo stati sulla Luna”.
“Alzate gli occhi al cielo. Non servono altre prove, basta saper osservare il cielo e tutto sarà chiaro. Non vi fossilizzate su quello che vi viene detto, l’evidenza è sotto gli occhi di tutti. Basta guardare il cielo. Sveglia. Basta guardare il …”
All’improvviso il buio.
“Rosariaaaa! Svegliati Rosaria!”
Rosaria riapre gli occhi e vede il viso spaventato di Paola che la osserva.
“Meno male, non ti sei fatta nulla”.
“Che è successo?” chiede la ragazza asciugandosi con un fazzolettino il naso sanguinante.
“Ma che fai?” la apostrofa l’amica “Ma cammini senza guardare dove vai? Guarda che i paletti non si spostano. Svegliaaaaaa!”
Rosaria osserva il palo, lo segue verso l’alto e poi tutto le appare chiaro “Lo sapevo. Un triangolo. Il simbolo del Nuovo Ordine Mondiale. Siamo circondati da segnali subliminali che ci fanno sembrare tutto normale. Non potete non vedere. Non potete…”

Spero che il raccontino vi sia piaciuto. Confesso che come “raccontastorie” non sono bravo, ma mi piaceva l’idea di fare dell’ironia su quello che è un argomento di cui non è che ci sia molto da ridere: il complottismo. Anche se può sembrare assurda, la storia di Rosaria è tutt’altro che inconsueta. Sono semplicemente riportate alcune delle affermazioni che ricorrono nelle discussioni con i complottisti che girano nel Web. Spesso mi ci scontro cercando di capire se veramente credono in quello che dicono o se recitano una parte per fare i fighi, dato che va di moda essere un po’ contro corrente. Vivo sempre nella speranza che sia vera la seconda ipotesi, anche se l’esperienza mi porta a ritenere che purtroppo potrebbe essere vera la prima. Allora subentra l’idea utopica che il tutto venga portato avanti da qualche ragazzino preadolescente che ha smesso di credere a Babbo Natale e quindi colma la pesante lacuna appoggiando le più improbabili fantasie che trova sul Web, spacciate spesso per delle verità inconfutabili da presunti super esperti ricercatori indipendenti che nell’oscurità delle loro stanze, con potentissimi computer e strabilianti webcam registrano documentari fai da te per aprire le menti della gente.
Siti complottistici ne nascono più dei funghi, fatti con lo stampo, frutto di ripetuti copia e incolla di affermazioni vaghe o estrapolate da contesti nel tentativo di dimostrare in maniera non scientifica ciò che è indimostrabile. Fortunatamente ci sono anche iniziative che escono dal coro e cercano di contrastare questo imperante bisogno di complotti spiegando come veramente stanno le cose. Oggi ne vorrei presentare uno che ritengo molto interessante per vari aspetti, in primis perché è scritto in Italiano non sgrammaticato (scrivono maledettamente bene che quasi ne sono invidioso), la mancanza di rispetto per la sintassi è una caratteristica che accompagna i siti complottistici, sarà un loro codice lo scrivere dimenticandosi le basilari regole della grammatica. Ma non è un sito complottista quindi è comprensibile? Non aggiungo altro, ma rimando semplicemente alla lettura della pagina linkata.

Cospirazionisti? Ridiamoci su con Protesi di complotto

Articolo su The Light Blue Ribbon

Luca Menichelli

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