Uno squalo martello, trascinato per la coda fuori dall’acqua, partorisce i suoi cuccioli sulla spiaggia davanti ai bagnanti. Così, almeno, ci viene riferito dal TgCom, dal Messaggero e da altri.

Il servizio del TgCom ci dice che “questo esemplare femmina sta partorendo i suoi cuccioli”. Mentre il povero pesce (non certo un “mammifero”, come si sente dire nel servizio) si dibatte, si può vedere che le pinne ventrali sono dotate di appendici allungate. Queste appendici sono gli emipeni, ovvero gli organi riproduttivi maschili. L’esemplare è quindi un maschio e non una femmina.

E i “baby squalo”, allora? Per quanto la definizione delle immagini non permetta di vedere benissimo i dettagli, non sembra proprio che i presunti figli abbiano la testa con la caratteristica forma a martello. Nell’immagine che vi mostriamo, tratta dal filmato, si vede uno di questi pesci appiccicato al fianco dell’animale (l’ho messo in evidenza con un cerchio rosso). Non è dunque difficile capire cosa siano i pesci scambiati erroneamente per cuccioli partoriti dallo squalo: sono remore, pesci che hanno sulla testa una sorta di ventosa grazie alla quale possono attaccarsi a squali o altri animali, facendosi trasportare.

Insomma, più che un parto di squalo, è stato un parto di fantasia.

Giorgio Castiglioni, redattore di Mah
http://bibliotopia.altervista.org/pubblicazioni/mah.htm

Remore http://it.wikipedia.org/wiki/Echeneidae