Diete e “guarigioni”
Ultimamente capita spesso di leggere notizie o vedere trasmissioni in TV che raccontano di diete miracolose e di come sia possibile curare o guarire una grave patologia semplicemente seguendo particolari regimi alimentari. Abbiamo visto recentemente, per esempio, un servizio nella trasmissione televisiva “Le Iene” in cui si raccontava di come un uomo sia guarito dal cancro seguendo un rigido programma alimentare. Nessuno mette in dubbio l’importanza dello stile di vita e di una corretta alimentazione, ma affermare che si possa guarire da gravi malattie solo seguendo una dieta è un’affermazione grave e pericolosa.
Alcune persone potrebbero crederci e mettere a rischio la propria salute e quella altrui, quando si tratta di genitori che decidono di curare i figli seguendo i vari guru del settore. Succede anche che convegni e conferenze sull’argomento ottengano il patrocinio di comuni e province, oltre all’accesso presso l’Auditorium di un Liceo Scientifico pubblico. È il caso delle associazioni “Oltre il diabete” e “Evolvendo insieme” che per il 5 aprile 2014 hanno organizzato il convegno “Come siamo guariti dal diabete”, con il patrocinio della Provincia di Brescia Assessorato alla Famiglia e Attività Socio-assistenziali. Il convegno si terrà presso l’Auditorium “Primo Levi” del Liceo Scientifico Leonardo. Quindi, oltre a divulgare teorie pseudoscientifiche, queste associazioni vengono ospitate nelle sale di scuole pubbliche con l’avallo della Provincia.
Il diabete si distingue in due forme principali: il tipo 1 e il tipo 2. Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune, il pancreas non produce l’insulina; l’ormone che serve a tenere sotto controllo il livello degli zuccheri nel sangue. L’insulina deve essere assunta con iniezioni quotidiane, è una malattia molto seria, non esiste una cura definitiva e non seguire la terapia farmacologica causa danni molto gravi e può portare anche alla morte. Quindi, dichiarare che il paziente diabetico possa fare a meno dell’insulina e che possa guarire grazie alla dieta è una grande sciocchezza. L’A. D. P. B.(Associazione diabetici della provincia di Brescia), ha tenuto l’Assemblea annuale presso la Facoltà di Medicina di Brescia proprio il 15 marzo 2014 e uno degli argomenti riguardava la possibile guarigione dal diabete. La Dott. sa Silvia Bonfadini, Unità Operativa di Diabetologia – Spedali Civili di Brescia, ha trattato il tema: “Guarire dal diabete è possibile?”, riportato in sintesi in un articolo del Giornale Di Brescia.
Nel 2008 ci fu un fatto di cronaca che ricordiamo tutti, Clara Palomba, una ragazza di soli 17 anni affetta da diabete e in cura all’Ospedale Mayer di Firenze, morì perché i suoi genitori scelsero di affidarla alle cure di una sedicente guaritrice che fece interrompere la terapia a base di insulina alla ragazza per curarla con integratori e vitamine. Il Dott. Salvo Di Grazia riporta la storia nel suo blog.
Riguardo al convegno “Come siamo guariti dal diabete”, ho contattato il Liceo e la Provincia di Brescia. In una sorta di balletto, ognuno scaricava la palla su qualcun altro; la segreteria del Dirigente Scolastico del Liceo ha detto che l’Auditorium dell’Istituto è gestito dalla Provincia e che il Dirigente non ha voce in capitolo. La segreteria dell’Assessorato alla Famiglia Attività Socio-assistenziali dice che l’associazione “Oltre il diabete” ha tutti i requisiti necessari a ricevere il patrocinio, ma che loro non entrano nel merito scientifico, quindi, mi ha rimandata all’Assessore alla cultura che mi risponderà domani. In merito alla concessione del patrocinio, è interessante leggere la motivazione per cui viene concesso: “Il patrocinio costituisce un riconoscimento morale mediante il quale la Provincia esprime la propria simbolica adesione ad una manifestazione ritenuta meritevole di apprezzamento per le sue finalità culturali, artistiche, scientifiche, sportive, educative, economiche, sociali e celebrative.
Il Presidente della Provincia delega agli Assessori, in via permanente e con relativa assunzione di ogni responsabilità, la concessione del patrocinio per le rispettive materie di competenza.
La segreteria dell’assessorato ha dichiarato che loro ricevono molte richieste e non conoscono sempre tutti gli argomenti in oggetto, ma che comunque l’associazione rispondeva ai requisiti richiesti. La risposta è abbastanza confusa e superficiale e probabilmente dovrebbero prestare più attenzione, visto che, come dichiarato, il patrocinio costituisce riconoscimento morale e la Provincia esprime la sua simbolica adesione.
Questo genere di eventi non dovrebbero avere il patrocinio di enti istituzionali e dovrebbe essere negato loro l’accesso nelle scuole pubbliche. Teniamo fuori dalle nostre scuole la pseudoscienza.
Aiutateci a far sentire la nostra voce, chiunque può inviare una e-mail o telefonare e chiedere che non si dia spazio a queste iniziative.
I contatti in provincia a cui scrivere o telefonare:
Segreteria Assessore Famiglia e Attività Socio-assistenziali:
Katia Peli
tel. 0303748961
fax 0303748920
email: kpeli@provincia.brescia.it
Ufficio cultura
(L’ufficio si occupa inoltre della concessione in uso del Teatro San Carlino, dell’Auditorium Balestrieri e della Chiesa di San Giorgio per la realizzazione di iniziative culturali quali: convegni, congressi, incontri, riunioni, manifestazioni musicali e teatrali, cerimonie, applicando criteri e modalità nel rispetto del regolamento provinciale di utilizzo degli stessi).
Segreteria:
0303749909
0303749935
Tosoni Maura
0303749983
Piccini Marco
0303749919
Rosa Contino
Aggiornamento dell’ultima ora:
L’Associazione Diabete Italia pubblica nel proprio sito, in data 20 marzo 2014, una nota dove annuncia di aver inviato una lettera al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in cui chiede che venga fermata l’attività pericolosa di disinformazione dell’Associazione “Oltre il diabete”.
Lettera inviata al Ministro Lorenzin dall’Associazione “Diabete Italia”
Alla cortese attenzione
dell’Onorevole Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin
Oggetto: RICHIESTA INTERVENTO MINISTRO DELLA SALUTE
Gentilissima Ministro Onorevole Lorenzin,
siamo il Presidente e il Vice Presidente di Diabete Italia, la Onlus che raggruppa 4 associazioni di persone con diabete e genitori di bambini con diabete (AGDI, ANIAD, Diabete Forum e FAND) e 5 società scientifico/professionali di medici e operatori in diabetologia (AMD, OSDI, SID, SIEDP e SIMG).
Ci permettiamo di rivolgerci a Lei per segnalarLe il pericolo insito nel messaggio che un gruppo di “vegano crudisti” sta divulgando.
Come potrà vedere nel sito http://www.oltreildiabete.it/ e da quanto si può leggere nei programmi degli eventi che stanno organizzando (“Come siamo guariti dal Diabete”), fra cui una prossima edizione prevista a Brescia il 5 aprile 2014, l’informazione che trasmettono è errata e potrebbe portare a conseguenze anche molto gravi nel caso in cui anche solo una persona con diabete smettesse i farmaci e seguisse le loro “indicazioni”. Se per guarigione si intende lasciarsi alle spalle il diabete, non recarsi più alle visite, non seguire più le prescrizioni, non fare più i controlli periodici: questo È IMPOSSIBILE. Ed è molto pericoloso anche solo farlo pensare.
Nelle loro presentazioni si fa una pericolosa confusione fra delle pratiche ampiamente consigliabili, altre accettabili, ma da mettere in pratica con qualche attenzione, e delle affermazioni molto pericolose. In particolare la completa sospensione della terapia insulinica nel diabete di tipo 1 (malattia che si riscontra anche nei neonati) conduce inevitabilmente alla chetoacidosi diabetica che, se non trattata tempestivamente, può indurre gravi complicanze o determinare la morte nel giro di pochi giorni. Purtroppo la cronaca in passato si è dovuta occupare di casi in cui si è verificata questa inopinata eventualità sulla spinta di motivazioni pseudoscientifiche.
Questo scenario ci preoccupa molto perché contrasta con tutti i messaggi della comunità scientifica e delle associazioni di volontariato delle persone con diabete.
Conoscendo la Sua sensibilità ed attenzione ai problemi delle persone con malattie croniche, chiediamo a Lei nella Sua qualità di Ministro della Salute, di intervenire per bloccare questa disinformazione veramente deleteria e pericolosissima.
Ringraziamo per l’attenzione e restiamo a disposizione per ogni chiarimento eventualmente necessario.
Distinti ossequi,
Salvatore Caputo – Presidente Diabete Italia Onlus
Egidio Archero – Vice-Presidente Diabete Italia Onlus
3 comments
Non è il caso di andare contro ad altre realtà,che comunque esistono e continueranno a crescere,da moglie di un diabetico ho provato e continuo a portare avanti da anni,un discorso curativo con una alimentazione controllata, trovando risultati sorprendenti che i dottori non ci hanno mai prospettato…la buona riuscita o meno di una cura, può esserci sia nel campo della Medicina Tradizionale sia in quella Alternativa….cercare piuttosto una collaborazione tra le due?impossibile?
Cit: Non togliermi mai la speranza di potercela fare,anche se sei convinto del contrario.La speranza può fare miracoli,proprio dove voi medici l’avete perduta! Angela(paziente oncologico)
Il diabete di tipo 2 si può tenere sotto controllo con l’alimentazione, il tipo 1, no.
L’unica Medicina che cura è una, quella alternativa cura la malattia alternativa.
[quote name=”Loretta”]Non è il caso di andare contro ad altre realtà,che comunque esistono e continueranno a crescere,da moglie di un diabetico ho provato e continuo a portare avanti da anni,un discorso curativo con una alimentazione controllata, trovando risultati sorprendenti che i dottori non ci hanno mai prospettato…la buona riuscita o meno di una cura, può esserci sia nel campo della Medicina Tradizionale sia in quella Alternativa….cercare piuttosto una collaborazione tra le due?impossibile?
Cit: Non togliermi mai la speranza di potercela fare,anche se sei convinto del contrario.La speranza può fare miracoli,proprio dove voi medici l’avete perduta! Angela(paziente oncologico)[/quote]
Per quanto ne so io, l’alimentazione è una cosa importantissima per tenere sotto controllo molte malattie, come il diabete e le malattie cardiovascolari. Qui però si sta parlando di curare e la cosa è diversa perché viene interpretata in maniera sbagliatissima. Si tiene sotto controllo, non lo si cura. Che differenza c’è direte voi? una sola. Sta nel termine curare che viene interpretato in maniera sbagliata e tradotto con guarire. Se per curare si intendesse tenere sotto controllo sarei d’accordo, ma c’è gente convinta di guarire dal diabete con la dieta e non c’è nulla di più sbagliato. P.S. Nemmeno con l’insulina si guarisce, ma in molti casi se non se non si interviene coon ipoglicemizzanti orali o insulina la sola alimentazione non basta. Senza insulina, se il pancreas non la produce, puoi anche non mangiare alcuno zucchero, la glicemia sale alle stelle senza se e senza ma.
P.S. Mio marito è diabetologo, non si limita a prescrivere farmaci, ma a guiadre in un corretto stile alimentare. Le cose non sono scindibili di per se. Si sbaglia quando si crede di poter fare a meno della medicina che è una sola, quella che da risultati. La diatriba tra medicina ufficiale e alternativa è una cavolata.