La mente ingannatrice – Paranormale e illusionismo.
Chi è dedito all’illusionismo scenico sa quanto sia potente questo mezzo e il fascino che suscita nelle menti degli spettatori che, non raramente anche in tempi attuali, attribuiscono all’illusionista facoltà paranormali o per lo meno capacità non possibili a tutti. Naturalmente le mie sono parole di uno scettico riguardo ai fenomeni paranormali, che ha avuto l’occasione di poter sperimentare quanto sia possibile ingannare chi crede attraverso trucchi spacciati per fenomeni autentici. L’Umanità ha sempre ricercato una spiegazione ai fenomeni della natura e nello stesso tempo si è impegnata per superare i limiti che le sue leggi impongono e l’illusionismo è un campo che, anche se in maniera illusoria, ha la capacità di rendere concreto questo concetto altrimenti impossibile. I primi esempi di illusionismo scenico di cui si hanno memorie scritte risalgono al periodo del Faraone Cheope, all’incirca nel periodo del 2580 avanti cristo.
Al palazzo del Faraone si esibiva un illusionista conosciuto come Djedi che creava prodigi strabilianti sfruttando le sue capacità. Nel papiro Westcar, dal nome di Henry Westcar che lo comprò in Egitto nel 1824 , si narra che il faraone volle mettere alla prova il mago e che questi dimostrò i suoi poteri tagliando e poi ricomponendo la testa a un’ oca, a un pellicano e infine ad un toro, lasciando a terra le corde che li tenevano. Naturalmente la spiegazione del prodigio non fu tramandata, ma questo era solo uno dei vari esempi in cui i re antichi amavano deliziarsi con spettacoli di illusionismo, anche se presentati e creduti come fenomeni autentici. Col passare degli anni le cose non cambiarono molto anche se solitamente l’illusionismo iniziò a coincidere con il misticismo religioso divenendo pratica comune ai sacerdoti.
Ma ora vi starete chiedendo il perché di questa introduzione che in fin dei conti ha poca attinenza con quello che si andrà a dire nelle prossime righe, ma questa presunta non concordanza con l’argomento è solo illusoria in quanto il filo del discorso rimane comunque uno e uno solo: perché si è tanto tentati a credere a determinate cose? L’introduzione serve solo a rimarcare il concetto che dall’antichità ad oggi i meccanismi che rendono possibile l’impossibile non sono cambiati e ora, come allora, vengono sfruttati per il tornaconto di operatori dell’occulto che sfruttano i trucchi da illusionisti per vendere miracoli inesistenti.
Oggi vorrei introdurre alcuni esempi in cui la mente è in grado di essere ingannata in maniera semplice attraverso alcune sue peculiarità che dovrebbero essere frutto dell’evoluzione, ma che se ben sfruttati rappresentano un mezzo per riportare l’Uomo ai suoi più ancestrali istinti. Sono pratiche comuni a tutti gli illusionisti, ma che a volte vengono applicate senza conoscere i meccanismi che li rendono realizzabili e naturalmente, che è lo scopo della mia presenza tra queste pagine, purtroppo trovano terreno fertile anche da parte di chi non utilizza l’illusionismo per divertire, ma per ingannare.
Il web è una grande risorsa e ultimamente gira una serie di video che iniziano tutti con qualcosa tipo “Ora leggerò nella tua mente” e inizia la visione di una serie di carte chiedendo di sceglierne una. Poi dice che ne toglie una, quella scelta. Ho eseguito personalmente l’effetto dal vivo lasciando gli spettatori sbalorditi, il trucco è relativamente semplice, anche se l’esecuzione in tempo reale prevede una certa capacità di manipolazione e misdirection, e credo non necessiti di una spiegazione, ma come si dice spesso “repetita iuvant” , quindi riempiamo qualche altra riga dell’articolo con una semplice spiegazione. Il trucco consiste semplicemente nel sostituire le carte mostrando, nel secondo giro, carte diverse rispetto al primo giro.
“E bravo Luca. Hai scoperto l’acqua calda, l’avevo capito anche io che non sono un prestigiatore” qualcuno dirà. Interessante però, ai fini del mio intento, è analizzare il perché nella maggior parte dei casi l’effetto funziona non destando sospetti. Piccola digressione professionale, davanti al video tutti capiscono il trucco, ma dal vivo nessuno si pone il problema, probabilmente il tutto è dovuto al fatto che non sia facile capire come il prestigiatore riesca a sostituire in maniera invisibile cinque carte sotto il naso del pubblico che osserva. Fine digressione professionale. La nostra mente è stata progettata per raggiungere il massimo rendimento con il minimo sforzo e per far ciò si concentra e registra solo ciò che gli è veramente importante, praticamente dimenticandosi tutto il resto. La concentrazione è tutta incentrata sulla carta scelta e quindi, già dopo pochi secondi, difficilmente ci si ricorda della natura delle altre cinque o sei che l’accompagnano. Ciò non è una falla, ma una conquista evolutiva atta ad evitare lo sperpero di energie utili. Se il nostro cervello fosse costretto a lavorare a pieno regime ad ogni azione l’energia necessaria per la sua semplice vita sarebbe inimmaginabili, quindi perché sprecarla con qualcosa che non serve? L’unica cosa che rimane impressa è la carta scelta, il resto viene rimosso. La caratteristica della
selezione delle informazioni è un’arma che aiuta molto il professionista dell’illusionismo. Durante i miei spettacoli di mentalismo generalmente inizio facendo delle domande al pubblico per carpire informazioni che poi userò durante il resto dello spettacolo. Se fatto bene nessuno si ricorderà delle mie domande e l’illusione di aver predetto un evento o una caratteristica diventa reale, tutto sta nel sapere come sfruttare questa peculiarità della mente umana.
Nel campo del paranormale questa è una caratteristica di cui spesso non ci si rende conto, ma che rende possibili, per esempio, quelle che sono le premonizioni. Mi spiego facendo un esempio concreto di un caso che ho analizzato personalmente. Una ragazza sosteneva di sentire i terremoti attraverso delle sensazioni. “Ho delle sensazioni strane che non so spiegare tutte le volte che c’è un terremoto forte da qualche parte del mondo e la cosa è frustrante perché non so come fare per impedirlo”. Inizio a farle delle domande e ne esce fuori che, in pratica, della sensazione se ne accorge solo dopo che ha saputo dell’evento. Iniziamo allora un esperimento che consisteva nell’inviarmi tramite ogni mezzo , email, sms, il momento esatto di questa strana sensazione per verificare il fatto. Abbiamo analizzato la cosa per due mesi in cui ogni tanto mi inviava qualche sms che in nessun caso coincideva con un terremoto. Prima di allora la ragazza era convinta di provare quelle sensazioni solo al momento di un terremoto, mentre non faceva altro che selezionare gli eventi dimenticandosi di tutte le volte che aveva la stessa sensazione senza il verificarsi dell’evento.
La stessa tecnica viene sfruttata dagli operatori dell’occulto per far credere di riuscire a scoprire le cose. Sembra assurdo, ma quando si è di fronte ad una persona di cui si è carpita la fiducia si possono anche portare avanti dieci affermazioni sbagliate e due esatte alla fine ad essere ricordate saranno solo queste ultime e se condite con una buona dose di effetto Barnum allora il successo è assicurato.
L’effetto Barnum, erroneamente chiamato anche effetto Forer dal nome dello psicologo Americano che l’ha studiato e sperimentato scientificamente, consiste nel portare avanti affermazioni che sicuramente vanno bene. Negli anni 40 Bertram R. Forer propose a degli studenti un questionario per studiare il profilo psicologico e dopo alcuni giorni consegnò i risultati chiedendo di valutarne l’accuratezza. Fu un grande successo in quanto tutti si riconobbero nei profili consegnati. Il fatto era che Forer consegnò a tutti la stessa interpretazione con frasi prese a caso dagli annali di astrologia:
1. Hai molto bisogno che gli altri ti apprezzino e ti stimino.
2. Hai una tendenza ad essere critico nei confronti di te stesso.
3. Hai molte capacità inutilizzate che non hai volto a tuo vantaggio.
4. Pur avendo alcune debolezze nel carattere, sei generalmente in grado di porvi rimedio.
5. Il tuo equilibrio sessuale è stato in qualche modo problematico.
6. Disciplinato e controllato all’esterno, tendi ad essere preoccupato ed insicuro dentro di te.
7. A volte dubiti seriamente di aver preso la giusta decisione o di aver fatto la cosa giusta.
8. Preferisci una certa dose di cambiamento e varietà e ti senti insoddisfatto se obbligato a restrizioni e limitazioni. 9. Ti vanti di essere indipendente nelle tue idee e di non accettare le opinioni degli altri senza una prova che ti soddisfi.
10. Hai scoperto che è imprudente essere troppo sinceri nel rivelarsi agli altri.
11. A volte sei estroverso, affabile, socievole, mentre altre volte sei introverso, diffidente e riservato.
12. Alcune delle tue aspirazioni tendono ad essere davvero irrealistiche.
13. La sicurezza è uno degli obiettivi principali nella tua vita.
Perché l’esperimento ha funzionato e funziona ancora aggiungerei io?
Perché sono affermazioni che vanno bene a tutti per varie ragioni:
Alcune affermazioni sono vaghe, dicono praticamente niente e rimangono nel generico.
Altre affermazioni sono cont
raddittorie, dicono una cosa e nello stesso tempo il contrario della stessa.
Altre affermazioni sono “adulatrici” riportando concetti che ognuno vorrebbe sentirsi dire.
Alcune affermazioni battono sul “dubbio” sfruttando la tendenza innata alla ricerca.
Il nome Effetto Barnum deriva da P. T. Barnum, l’impresario di un celebre circo americano, il quale era solito dire che i suoi spettacoli avevano tanto successo perché in essi si poteva trovare “qualcosa per ciascuno:” i numeri erano talmente vari che tutti trovavano qualcosa di loro gusto.
Astrologia, chiaroveggenza, chiromanzia sono tutte pratiche che sfruttano queste tecniche, utili nel campo dell’Illusionismo, per dare l’illusione del concretizzarsi di fenomeni inspiegabili, pur avendo delle spiegazioni psicologiche che di sovrannaturale non hanno nulla.
Vi lascio con la speranza di aver condiviso con voi qualche minuto di divertente e istruttiva lettura e l’invito a partecipare ai prossimi articoli proponendo argomenti, inviando immagini, casi da studiare o semplici domande riguardanti il mondo del mistero.
Alla prossima
Luca Menichelli
(L’articolo è pubblicato in forma adattata sulla rivista del CLAM per i suoi soci)
(I riferimenti riguardanti l’esperimento di Forer provengono dal sito del CICAP)
One thought on “La mente ingannatrice – Paranormale e illusionismo.”
Quanto mi fanno arrabbiare i prestigiatori perché fanno cose che non riesco a capire e se le capisco so che non riuscirò mai a farle.
😆