Adam Kadmon predica bene… ma.

Complotti

Ultimamente il personaggio di Adam Kadmon, sempre più popolare dopo lo sbarco a “Mistero” su Italia 1, ha perso molto della sua aura “misteriosa”: l’esigenza contrattuale di fornire un “messaggio” a settimana durante tutta la stagione televisiva ne ha decisamente inflazionato l’immagine. L’intervista trasmessa in TV, poi, è stato il vero e proprio “salto dello squalo” del personaggio, che si è trasformato da presenza misteriosa ed evocativa a una parodia di se stesso.

Ma chi si ricorda il primo messaggio di Adam Kadmon? Eccolo qua, diffuso nel 2009 su youtube e trasmesso in radio. Qui non si parla di alieni, quindi gli ufofili sono avvisati: ascoltandolo vi annoierete a morte. Vediamo il testo del messaggio:

«nel riflesso dei tuoi occhi la mia vita riprende significato e rima, sei una canzone fuori dal tempo che mi rende ogni giorno viva. Come posso ripagarti per avere avuto fiducia in me, per avermi ascoltata, guidata e guarita?»

Questa frase mi è stata detta da una ragazza conosciuta sul famoso social network chiamato Facebook.

Come spiega più avanti, prima di pubblicare i “messaggi” numerati come fa la Madonna di Fatima, Adam Kadmon ha iniziato conoscere persone tramite un profilo Facebook. Proprio il social network che poco più avanti addita come strumento di poteri occulti e malvagi.

Si tratta di un’applicazione che consente a persone distanti nel mondo, tramite internet, di ritrovarsi e riallacciare contatti che erano andati perduti. Permette di pubblicare pensieri, di farsi conoscere.

Su questo, nulla da obbiettare.

Se i poteri forti, l’«antico serpente» il «grande fratello» di orwelliana memoria, avessero ordito un piano per carpire i dati e catalogare tutte le persone esistenti al mondo in barba a tutte le leggi sulla privacy esistenti, ebbene non avrebbero potuto escogitare sistema migliore di Facebook.

In parte è vero: immaginando uno scenario come quello di Orwell in “1984”, ma anche meno fantascientifico come quello di alcuni regimi dittatoriali del recente passato o del presente, Facebook potrebbe essere uno potente strumento di controllo in mano alle autorità, che sia polizia politica o religiosa o servizio di intelligence. Per chi non lo sapesse infatti, il “Grande Fratello” (Big Brother), prima di diventare il titolo di uno squallido “reality show” dove di reale c’è ben poco, era un misterioso personaggio che nel romanzo “1984” di Orwell costituiva il “volto pubblico” dell’unico partito che teneva il popolo di Oceania in un regime di controllo assoluto. Un po’ come il “Leader” di “V per vendetta”.

Però resta il fatto che:

  • Facebook ha una storia diversa: fondato nel 2004 dallo studente diciannovenne M.Zuckerberg, non era altro che la versione informatica e privata del “Facebook”, ovvero il “libro delle facce”: un elenco (directory, indice) degli iscritti con foto pubblicato (cartaceo o online) dalle università americane per permettere agli studenti di conoscersi e rintracciarsi. La novità è che il sito web permetteva interazione tra gli stessi, facilitando i contatti sociali. Niente antichi serpentoni o autorità occulte, solo l’inventiva di uno studente.

  • Non è proprio corretto dire che facebook agisca “in barba a tutte le leggi sulla privacy esistenti”. Facebook non è un luogo extraterritoriale dove tutto è permesso, ed il diritto dei paesi si applica anche sul web. Che sia più facile aggirare la legge mettendo materiale illegale su server ospitati in paesi dove lo stesso contenuto non è considerato “illegale” è un altro discorso, e non è una prerogativa di facebook ma dell’intera rete.

  • Il motivo per cui la privacy viene spesso violata, è che gli stessi utenti non se ne curano. Forniscono al social network numerose

    Il Grande Fratello vuole te e ti osserva sempre.
    Il Grande Fratello vuole te e ti osserva sempre.

    informazioni personali, dicono a centinaia di persone cosa fanno dove sono e con chi, pubblicano le proprie foto e poi si lamentano dell’assenza di privacy. Nessuno vi obbliga ad avere un account FB, a pubblicarci le vostre foto e quello che fate. Se non mettete online la vostra vita, nessuna presunta “autorità” occulta, lobby, antico serpentone che sia potrà estrapolarla da Facebook. Anche perché le identità false su Facebook proliferano in barba ai regolamenti, quindi o il controllo non è così efficace o in fondo, di chi è e cosa fa la singola persona a Facebook non importa più di tanto.

  • Proprio in “1984” di Orwell (il romanzo dove compare il “Grande Fratello” come potere occulto) il dissidente politico Emmanuel Goldstein (personaggio del romanzo, leader della “fratellanza” che combatte il partito) scrive: «Nessuno ha mai visto il Grande Fratello. È un volto sui manifesti, una voce che viene dal teleschermo. Possiamo essere ragionevolmente certi che non morirà mai. Già adesso non si sa con certezza quando sia nato.[…] Ha la funzione di agire da catalizzatore dell’amore, della paura e della venerazione, tutti sentimenti che è più facile provare per una singola persona che per una organizzazione.». Ora provate a sostituire nella frase “Grande Fratello” con “Adam Kadmon” e “teleschermo” con “youtube”. Vedrete che funziona ugualmente: Adam Kadmon si presenta proprio come il “grande fratello” di Orwell. Questo per far capire quanto una descrizione generica sia applicabile a tutto ed il contrario di tutto: è il cosiddetto “effetto di convalida soggettiva” o effetto “Forer”, ovvero l’ascoltatore associa Facebook al Grande Fratello di Orwell perché è proprio li che Adam vuole andare a parare.

Continuiamo con il messaggio stile “mariano” di Adam:

Una volta che vi siete iscritti i suoi padroni e creatori entrano a conoscenza di tutto ciò che vi riguarda, di ogni vostro pensiero, addirittura di cose che amate, e di tutte le cose che dite.

E la cosa più assurda, è che siete proprio voi a dirglielo, spontaneamente.

Questo è vero, come dicevamo sopra: sono proprio gli utenti a rinunciare alla propria privacy. Ma in realtà non pensate che i “creatori”, come li chiama Adam, studino i profili ad uno ad uno: probabilmente alcuni dati vengono analizzati in modo automatico e su basi statistiche per realizzare pubblicità mirate. Volete Facebook gratis? Qualcuno deve pagare per voi, e questo qualcuno sono gli sponsor che acquistano gli spazi pubblicitari. Se non vi va bene, toglietevi dal network.

Bene, io cammino in mezzo a voi dalla notte dei tempi, provengo da un mondo e da un tempo lontano. Ho visto galassie dissolversi come polvere, e nuove luci nascere dalle loro ceneri. Ho visto civiltà, nascere da civiltà, crescere e poi corrompersi, per poi creare nuovi legami, nuove strategie di conoscenza; e mi sono addentrato nelle terre inesplorate delle vostre ragioni senza senso, al confine tra delirio e realtà.

Si, e io ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi, navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e ho visto i raggi β balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. Ma per favore.

La maggior parte di voi ignora che dietro qualsiasi evento vi sia un sistema di potere antico di millenni che, non solo vi ha prodotto, ma che vi tiene separati l’uno dall’altro creando di proposito tensioni, che uccide chiunque tenti di risvegliarvi dal sonno atavico delle vostre coscienze mortali, ma soprattutto alimentando in voi quel senso di impotenza e solitudine, di incomunicabilità, di atarassia emotiva che vedo dilagare come una subdola epidemia in ogni angolo delle strade, delle piazze, delle discoteche, delle feste. Isole: isole che si incontrano e scontrano senza sapere che siete l’uno parte dell’altra, sotto quel mare di incomprensione ed egoismo che vi separa.

Dopo il delirio megalomane stile “Blade Runner”, il messaggio prende una vena più poetica quanto paranoica, attribuendo al solito potere occulto tanto caro ai complottisti la responsabilità della solitudine in cui oggi molte persone, nonostante internet e tutti i mezzi di comunicazione, si ritrovano. Anzi sono proprio questi strumenti che portano alla solitudine, non lasciandoci lo spazio per conoscere se stessi. Ma tutto ciò è riconducibile alla stessa natura umana e a meccanismi sociali piuttosto che a antichi serpenti e grandi fratelli.

Ma continuiamo.

Beh devo dire che di cazzate nei secoli ne avete fatte tante ma quella di cui voglio parlarvi stasera è forse la più assurda e controsenso: dopo aver lottato per la vostra indipendenza e riservatezza, ora siete voi stessi che state cedendo la vostra anima e i vostri dati all’Antico Serpente, a mettere il suo marchio su ognuno di voi. Avete lottato per essere liberi, per la democrazia, per l’indipendenza, siete sopravvissuti alla bomba atomica, ai nazisti, all’olocausto, alla guerra fredda. Raggiunto un minimo di apparente democrazia, avete ancora lottato al grido di: «noi non vogliamo essere controllati e catalogati».

Se a prima vista può sembrare una affermazione sensata, in realtà contiene un errore di concetto: è proprio la democrazia e l’indipendenza per cui l’umanità ha lottato a permettere l’esistenza di strumenti come Facebook, che ne sono quindi una espressione e non un “controsenso”. La libertà è anche quella di mettere i fatti miei su Facebook se voglio, ovviamente poi non mi posso lamentare delle conseguenze. Ma qui entra in gioco la stupidità.

M.Zukerberg secondo Adam Kadmon.
M.Zukerberg secondo Adam Kadmon.

Leggi sulla privacy, leggi sulla difesa del copyright. Ma l’antico serpente, sa chi sono i suoi figli, e conosce altrettanto bene i loro schiavi: voi. Mattoncini confusi di piramidi rovesciate, dove tutto ciò che vi è genuinamente e profumatamente semplice vi è stato creso sofisticato quanto privo di sapori. Il plurimillenario occulto sistema di potere, senza che voi neppure ve ne rendeste conto, ha sondato le vostre deboli menti, spingendovi sempre più nel baratro dell’individualismo senza ritorno e della diffidenza reciproca. Ho assistito alla creazione delle basi su cui sono fondate le vostre religioni ma non avrei mai potuto immaginare durante il mio lungo sonno che al risveglio le avrei trovate strumentalizzate e confuse. Terra e cielo sono oggi compressi in una dimensione virtuale chiamata: facebook.

Adam si lascia prendere un po’ la mano in questo delirio complottista in cui non c’è molto da commentare: frasi talmente vaghe e a tratti deliranti (“il mio lungo sonno”) da non poter essere contestate, ma che d’alto canto non dicono nulla. Inoltre che penserebbe Freud di tutta questa ossessione per il “serpente”?

Facebook è un fotoromanzo di cui ognuno è protagonista, illuso e illudente, un gioco delle parti senza fine.

Rientrato dal delirio di semidio risvegliato da un sonno millenario, se ne esce con una frase che in fondo in fondo è sensata.

Così, ho deciso di entrarci anch’io.

No Adam, non cedere al lato oscuro della Forza!!!!

Uno dei mali principali della società è l’essere diventata schiava di falsi valori, di essersi cristallizzata in un buco nero affettivo, dove il contatto sociale e la crescita interpersonale dovuta ad uno scambio emotivo genuinamente sincere è ormai prossima allo zero assoluto. Quiei pochi contatti che sono rimasti nella vita reale sono di tipo lavorativo ed opportunistico. Anche l’amore, è ormai diventato una specie di contratto finalizzato ad una crescita economica piuttosto che spirituale.

Forse vero, dipende dai punti di vista, ma sono principalmente luoghi comuni. In realtà l’umanità è sempre stata schiava di falsi valori, basta ricordare quanta gente è stata messa al rogo per motivi religiosi in passato. Non è che oggi vada poi tutto così male rispetto a prima, alcune cose si e magari altre no. Scoprire l’acqua calda e descriverla con termini eruditi come “crescita interpersonale” e “scambio emotivo” fa sempre effetto su internet, soprattutto presso i babbei complottisti.

Ma su facebook le cose cambiano: tutti sono apparentemente sorridenti e brillanti, tutti vogliono parlare delle loro meravigliose fantastiche vite.

Eh? allora tutti quelle fastidiosissime frasi “emo-depresse” che vengono continuamente postate nelle bacheche che chi le scrive?

Che non hanno (le vite, n.d.r). Ovvero fanno tutto quello che nella realtà è per loro impossibile a causa di una artificiosa ed aberrante gerarchia di complessi e frustrazioni che ne ha anestetizzato pensieri speranze ed emozioni. Io invece, ho visto una potenzialità ancora maggiore: quella di sfruttare la sua multimedialità per trasmettere un messaggio a chiunque avesse bisogno di ascoltarlo: «Non sei solo. Non sei solo un “bit”, sei una persona che ha un’anima e una sensibilità e non è vero che a nessuno importa niente».

Vero, forse alcuni si costruiscono una vita artificiale sperando di sfuggire alla solitudine. Ecco il nostro Adam che si infiltra allora nello strumento del male, Facebook, per salvare le anime anestetizzate dall’antico serpentone.

E così, in incognito, la mia Lilith, mi ha creato un account. E tramite un alter-ego ho iniziato a fare amicizie.

Questa, del “fido assistente” che gestisce l’account, è una tecnica che ho già visto usare su internet da altri personaggi misteriosi tipo sedicenti alieni che si presentano nei forum e serve a mantenere l’aura di mistero e distacco: un semidio che ha visto nascere l’umanità e poi ha dormito per millenni, ha visto le navi in fiamme al largo dei Bastioni di Orione, o un alieno che ha attraversato l’universo, non può abbassarsi ad usare un personal computer e farsi un account facebook: ha bisogno di una collaboratore “mortale” (Lilith, in questo caso) che possa usare uno strumento così materiale, apra un account, scriva per lui, trascriva i suoi messaggi, li pubblichi su youtube. Se cercate Adam, non lo troverete, poiché al di là dello schermo non c’è lui ma ci sono i suoi collaboratori eletti, terrestri o mortali che costituiscono una specie di “muro” tra voi e Lui. Anche un “alieno” detto Ianezna che frequentava i forum su internet faceva lo stesso.

Ma anziché parlare di me li ho invitati per gioco a parlare di loro. Si è aperto ai miei occhi un mondo fatto di anime, non di maschere. Persone, vere, profonde, capaci di provare emozioni lancinanti e meravigliose, ma impossibilitate nel mondo reale a poterle comunicare. Ogni notte io le ascolto e parlo ai loro cuori e le consiglio e loro cominciano a credere nei miracoli, e i miracoli accadono.

Alla base del vivere umano c’è l’amore. Ma che cos’è l’amore? In verità pochi lo sanno, e così ho invitato i miei nuovi amici a dare una descrizione di ciò che per loro era l’amore; e ho verificato ciò che sospettavo: che ognuno di loro ne dava una versione totalmente differente. Facebook se correttamente usato può diventare un modo per restituire le speranze e addirittura per salvare vite. Basta solo saper ascoltare.

Accidenti che notizia! A parte gli scherzi, benché possano sembrare “nobili” le intenzioni del nostro (o nostri), penso che raccontare cazzate a persone che magari già hanno problemi di solitudine possa essere controproducente.

Segue un testo scritto:

Il mio nome tradotto in italiano significa semplicemente “Umanità”. Il Sistema dai valori rovesciati, è fatto di persone che purtroppo hanno dimenticato, o non hanno mai imparato e sperimentato, il senso di profondo benessere che la corretta recezione e applicazione dei valori di Humanitas e Agape sono in grado di produrre nel Cuore dell’essere umano che li respira, benessere che il denaro non potrà mai comprare poiché lo stato di Serenità, di Pace con sé stessi, non proviene dalla materia, ma dalla consapevolezza, alla fine della giornata, quando si crolla esausti sul letto, di aver fatto tutto ciò che si poteva fare per migliorare nel proprio piccolo le cose, con buon senso e serenità.

Un Abbraccio.

Namasté, Adam.

Silvio Dell’Acqua

10 comments

  • Però interessante il riferimento a Lilith, se non erro un demone talmudico… ma quindi… vuoi vedere che Adam è emissario dei Savi di Sion mandato nella rete per incolpare qualche altro ordine mondiale e distogliere quindi l’attenzione dell’opinione pubblica dagli unici e veri dominatori del mondo (ovvero le lobby ebraiche)?!?!?!?!?!?!?!?!?!
    Ema
    PS: ovviamente il mio è sarcasmo, l’unico “complotto” in cui posso credere è il “gioco” creato da Belbo, Diotallevi e Casaubond nel Pendolo…

  • dell acqua prima di criticare adam ti invito a verificare di persona il bene che adam compie verso le persone ogni giorno, sei patetico

  • Di patetici allora ne siamo in molti, di bene non ne vediamo sinceramente a parte le chiacchiere sul vi voglio bene e cose varie, ma di bufale complottiste molte, ma molte. Kadmon con quello che spara si critica da solo, non ha bisogno di essere criticato. Ma veramente mica crederai alle cose che dice?

    [quote name=”7Diaspro7″]dell acqua prima di criticare adam ti invito a verificare di persona il bene che adam compie verso le persone ogni giorno, sei patetico[/quote]

  • Puoi elencarci le sue opere di bene?

    [quote name=”7Diaspro7″]dell acqua prima di criticare adam ti invito a verificare di persona il bene che adam compie verso le persone ogni giorno, sei patetico[/quote]

  • [quote name=”7Diaspro7″]dell acqua prima di criticare adam ti invito a verificare di persona il bene che adam compie verso le persone ogni giorno, sei patetico[/quote]
    MI illumini per favore,ma non dica anche lei che siamo pagati da non so chi

  • …Eh Adam Kadmon…se non ci fosse bisognerebbe inventarlo…ma chi ha inventato il personaggio? Chiunque sia, di sicuro ha capito una cosa della psicologia dell’italiota medio: dire corbellerie scrivendole su un blog tranquillo, dalla grafica scarna, o apparendo in televisione a viso scoperto, non può che generare indifferenza e derisione. Parlare invece mascherati, in ambientazioni da videogame anni 90 (musiche comprese), quello si che è credibile. In Italia, ormai, occuparsi di cultura con serietà è chiudersi in uno dei tanti piccoli Fort Apache, da cui osservare una massa di gente sempre più crescente divisa in fazioni opposte: da un lato i fancazzisti che seguono le direttive dei reality show, dall’altro i fintomistici che, non chiudendosi più nelle parrocchiette per vergogna, ne cercano e ne creano di altre…ed atteggiamenti simili si riversano sempre più anche negli altri aspetti della vita: sul lavoro, nella politica, nei rapporti interpersonali. Dilaga sempre di più un vivere di superficie, un chiudersi in se stessi e trovare vuoti incolmabili dati da un ignoranza che comincia ad avere prevalenza nelle ramificazioni del DNA. Se mai deve esserci un complottismo, sicuramente c’è quello dei pochi furbetti contro l’intelligenza ed il buon senso, che mettono in atto pagliacciate tese a far apparire inutile la coscienza del sè e la maturità. Stessa ragionamento vale per i finto scettici, che vivono e si moltiplicano negli stessi spazi virtuali di blog e simili, per i quali la scienza non è più quella dei libri, della memoria di scienziati, ma una sorta di analogo misticismo che li porta alla fissazione patologica su frasi e concetti decontestualizzati, con gli stessi “metodi” impiegati del Kadmon ed evidenziati nell’ottimo articolo…sappiate comunque che anche il vostro Stefano vi VUOLE BENE ahahahahahah 😀

  • (…) “il senso di profondo benessere che la corretta recezione e applicazione dei valori di Humanitas e Agape sono in grado di produrre nel Cuore dell’essere umano che li respira”…questo si faceva, e di brutto, ai meeting di Comunione e Liberazione…altrochè 😀

  • NOn ditemi che nessumno ieri sera non s’e visto”Mistero italia 1″Menichelli!!!effettivamente non si sa da che parte farsi……

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