Antichi Aeroplani

Fantaarcheologia

Qualche giorno fa, durante una discussione in un forum, mi è stata presentata una curiosa traduzione di un testo della mitologia indù  in cui sarebbero descritti  in sanscrito, con tanto di minuzie tecniche, antichi velivoli chiamati Yantra. Scettico come al solito ho voluto, nel mio piccolo, tentare di capirne un po’ di più ed ecco cosa poi ho “scoperto”… Il misterioso testo è il Samarangana Sutradhara, da non confondersi col Vaimanika Shastra, che più o meno descriveva le stesse cose ma che  è  invece una bufala accertata, ovvero un presunto testo antico che però è stato scritto nel 1918 e quindi falso.

Il testo a cui faccio riferimento io invece pare che esista veramente, ma non è detto che riporti quanto da me letto; vediamo quindi cosa descrive questo misterioso scritto.
Ecco alcuni stralci in inglese della  traduzione dal sanscrito:

“Strong and durable must the yantra’s body be made, of light material and having wings joined smoothly with invisible seams. It can carry passengers, it can be made small and compact, it can move in silence.
[…]
At the critical time the beam of fire must be released, which will make the action possible. The time-beam expands, accompanied by the thunder of the expanding medium. This resultant expansion performs work like an elephant in an endless cycle.
[…]
using light-weight wood to build a great air-going machine of a strong-bodied type. In the central container is the liquid consumed by the engine, which gradually burns away during complete combustion.
[…]
Fully renown are the techniques for mastering the following motions: vertical ascent; vertical descent; forwards; backwards; normal ascent; normal descent; slanting; progressing over long distances through proper adjustment of the working parts . . . its air-rending sound and roaring thunder can easily drown out the trumpeting of an elephant in panic—but it can also be moved by musical tones.
[…]
Shining in every direction, their machine (yantra) could travel wherever the imagination dictated.
[…]
Their yantra gained renown among Royal dynasties and various nations. In such a manner the High-Souled ones flew, while the lower classes walked. All those friends succeeded in their much-deserved acquisition of a yantra, by means of which human beings can fly in the air, and non-earthling, Celestial Beings, can come down to mortals when visiting the Earth.
[…]
Thus, inside one must place the Mercury-engine; and properly mounted beneath it, the iron heating apparatus. Men thusly set the dual-winged, driving whirlwind in motion; and the concealed pilot, by means of the mercury-power, may travel a great distance in the sky.”

Altra presunta dimostrazione di tecnologie avanzate nell'antichità
Altra presunta dimostrazione di tecnologie avanzate nell’antichità

Non sono un linguista, né conosco il Sanscrito ma leggendo  le prime righe  ho subito notato un paio di cose strane, e cioè che ci sono termini in inglese un po’ troppo moderni e tecnici per avere il corrispondente in sanscrito!
Per esempio la frase:
“In the central container is the liquid consumed by the engine, which gradually burns away during complete combustion.”
“Il contenitore centrale contiene il liquido che il motore consuma bruciandolo gradualmente durante la combustione “
Siamo sicuri, per esempio, che esista una parola in sanscrito che corrisponde a ENGINE / motore ???
Come facevano codeste antiche popolazioni a sapere cosa fosse un motore , dato che questo è stato inventato molti secolo dopo?
Magari device/dispositivo / congegno sarebbe stato un po’ più neutro.
Oppure più avanti, quando si usa il termine PILOT/ pilota:  se il traduttore avesse usato i termini driver, o coachmen, o charioteer , allora il testo sembrerebbe già un  po’ meno tecnico.
Più in là si parla pure di ali/wings  e dalla descrizione sembra proprio che descrivano le ali di un aereo contemporaneo ma anche questa è, secondo me, è una forzatura perché certamente chi ha scritto il testo non poteva conoscere le “ali” di un aeroplano. Caso  mai poteva intendere le “ali” di un uccello  e se così fosse “il mezzo volante “ non sembrerebbe più tanto moderno. Togliamoci i termini  pilota, motore, e altre forzature  e noteremo che non si tratta più di un mezzo apparentemente moderno ma di uno dei tanti “carri volanti” descritti in molti manoscritti antichi.

Tra l’altro, a ben vedere, alcuni passaggi risultano invece per nulla tecnici, tipo quando si menziona del legno leggero per la costruzione della macchina volante stessa (light-weight wood) ; e qui appare chiara l’incongruenza: usano motori al mercurio(?) ma il velivolo è in legno?  Cos’era, l’aereo dei “Flintstones”?

Ma chi è l’autore di questa traduzione piena di forzature?
E’ un certo R. Cedric Leonard, e come dice qui http://en.wikipedia.org/wiki/R._Cedric_Leonard si capisce che è un personaggio alla “Sitchin”, tanto per intenderci.
Quindi che affidabilità  scientifica può avere costui?

Qui il link originale della descrizione di Leonard:
http://www.atlantisquest.com/Samar.html
E qui dove viene confermato che il testo esiste veramente:
http://en.wikipedia.org/wiki/Samarangana_Sutradhara

Il problema, quindi, è appurare cosa  in realtà descriva nella parte tradotta da Leonard.
Non penso  però che si tratti di antichi areoplani.

Luigi De Conti

Lascia un commento

cinque × 1 =