Escozul-Vidatox: Conclusioni
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Come precedentemente scritto, nel sito www.vidatox.it dell’associazione A.M.O.N sono stati pubblicati documenti che riferivano di accordi tra; l’associazione stessa, nella persona del Sig. re Piero Fierro, l’azienda farmaceutica statale di Cuba, Labiofam e l’Istituto italiano di ricerca IFAC/CNR. Ulteriori ricerche e verifiche su un terzo partner che risulta dalla convenzione, sono ancora più strane. Si tratta di FICSA una società panamense di cui è presidente il Sig. re Francesco Calizza. La compagnia si occupa fondamentalmente di edilizia, andando sul sito www.ficsa.it troviamo tutto su come impermeabilizzare i tetti di grosse strutture edilizie (!?!?).
Chissà cosa c’entra con la medicina? Il documento è in parte censurato e fa riferimento, per quel che si può capire, all’importazione dei prodotti in altri stati (Repubblica del Paraguay). La società potrebbe essere importante per il suo contributo economico ma, Labiofam ha necessità di garanzie scientifiche perciò serve tirare in ballo Enti di ricerca, qualunque Ente, lo scopo sarebbe ottenere da Labiofam l’autorizzazione a distribuire i prodotti, inclusi quelli non farmaceutici tipo gli integratori alimentari, in Italia e sud America. Nei commi 2 e 3 si fa riferimento a qualcosa che A.M.O.N e FICSA faranno con i prodotti naturali di Labiofam (rappresentanza, commercializzazione, pubblicità).
Nei paragrafi censurati di pagina 2 ci sono riferimenti ai prodotti Labiofam, in particolare a quelli NON derivati da scorpione, tipo: Vimang, Ferrical, Acitan, praticamente integratori alimentari vendibili al supermercato. Quindi Labiofam richiede che A.M.O.N e FICSA la mettano in contatto con istituzioni che le diano validazione scientifica, in cambio concede un ruolo importante nella futura commercializzazione dei prodotti in Italia e Paraguay. Sembra che Salimbeni, Direttore dell’IFAC, farà togliere i documenti dal sito vidatox.it. Ma perché Salimbeni firmerebbe un documento del genere non è chiaro. È direttore dell’IFAC che studia le onde elettromagnetiche, Il documento parla di interessi dell’IFAC nella cura dei tumori. L’IFAC si occupa effettivamente di terapie antitumorali, ma solo relativamente a terapie elettromagnetiche (marconiterapia, laserterapia), non terapie farmacologiche e tantomeno studi clinici. Ma non se ne sa nulla in Istituto, sembrerebbe un’iniziativa personale di Salimbeni. Ora, dopo il mio piccolo intervento, il tutto sarebbe in mano al Consiglio Scientifico dell’Istituto, che deciderà come agire.
Cuba, non è nuova a sperimentazioni di origine naturale di tutti i tipi, e non è escluso che qualcosa funzioni. Le tossine sono ottimi candidati a farmaci.
Ma cosa c’entra un Istituto CNR che si occupa di tutt’altro, e un’associazione privata di omeopatia?
C’è un verbale del Consiglio di Istituto, ma non è un documento pubblico, il Direttore difende la sua scelta e nessuno si e’ voluto mettere contro di lui.
Non solo, ma la convenzione stipulata con A.M.O.N ha saltato due passi fondamentali: la richiesta di autorizzazione al dipartimento e il protocollo, e’ il protocollo amministrativo del CNR che rende rintracciabile e non più cancellabile un atto amministrativo, ma la convenzione non e’ stata nemmeno protocollata. Il documento esiste e il Consiglio Scientifico dell’IFAC non sembrerebbe averne preso le distanze, avvallando di fatto questo accordo. L’IFAC e’ un istituto che ha una lunga storia di eccellenza scientifica, e gode di un’ottima e meritata fama.
Il “capo” sovraintende molti istituti del CNR. Non è stata chiesta l’autorizzazione al dipartimento, l’Istituto e’ stato tenuto completamente all’oscuro.
Credo che ne sentiremo parlare ancora di questa faccenda, ma quel che ne è uscito finora ha del fantascientifico, strane società e intrecci poco chiari. L’argomento è di quelli che scottano, riguarda la nostra salute, il bene più prezioso e vorrei che la comunità scientifica faccia chiarezza e, nel caso, intervenga con rigore su eventuali azioni controproducenti che minerebbero il nome di uno degli Istituti di ricerca nazionale più accreditato.
Rosa Contino
Un ringraziamento speciale a quelle persone che mi hanno aiutato.
137 comments
Ricerche scientifiche,sperimentazioni,studi???
Scordatevelo!L’escozul è a costo zero e pertanto a chi vuoi che interessa,se non c’è busines non si prende manco in considerazione…altro che fuori tema il mio discorso sulle multinazionali,ne siamo così dentro che fuori non sapremo come muoverci…l’uomo robot di un futuro…prossimo.
Per quel che mi riguarda le sperimentazioni le faccio su me stesso e chi vorrà ne prenderà conoscenza.
Pensare di smobilitare tutto l’apparato farmacologico esistente oggi nei paesi cosiddetti civili è cosa da folli!
In tempi passati (???) l’uomo si curava con quanto era possibile,piante,fiori,estratti vegetali o animali (Escozul a Cuba??) e le percentuali di guarigioni o morte quasi si eguagliano a quelle odierne con tutto quel popò che la scienza medica ci propone ed impone.
Parlate dell’Escozul come un farmaco contro il farmaco ma ve ne rendete conto quale fandonia state affermando?
La Labiofam lo ha messo per iscritto sul prodotto: mediante la presente hacemos constar che el producto SOLUCION DE ORIGEN NATURAL,se encuentra en fase de investigaciòn,se ha demostrado que tiene acciòn analgèsica,antinfiamatoria,inmunoregulador y antitumoral,se est aplicando en pacientes con patologia cancerigena,mjorando su calidad de vida. Este producto se oferta grutuitamente.
In uno scambio di mail con il dr Monzon della Labiofam gli scrissi che l’unica cosa che non andava era la dicitura finale: este producto se oferta gratuitamente.
E’ una bestemmia per i nostri tempi…purtroppo.
wow… un altro complotto contro l’umanità quindi…
Scusa peter le devi sparare così grosse.? Prendi esempio da Pasquale almeno dimostra di avere sale in zucca proponendo le sue idee senza necessariamente cercare teorie strane e senza offendere nessuno.
Ma pensi che in caso l’industria farmaceutica non avrebbe i mezzi per fare i miliardi con il veleno di scorpione???
Quello che dici più che realismo è pura fantascienza e proprio per i motivi che sostieni siano la causa del mancato appoggio della comunità scientifica.
LE DITTE FARMACEUTICHE NON SE LO LASCEREBBERO SCAPPARE ASSOLUTAMENTE … Chi li fermerebbe , i brevetti cubani? Farebbero credere che lo fanno per il bene dell’umanità, per impedire che la gente sia costretta a lunghi viaggi e soggiorni e venderebbero il farmaco a caro prezzo facendo dei bei miliardi. Quindi niente complotti se non hai argomentazioni convincenti abbi almeno la decenza di stare in silenzio.
Vogliamo una sperimentazione se non si è in grado di farla non inventiamo scuse sull’ostruzionismo , è come quando Silvio dice che nn può governare bene per colpa della sinistra.
http://forum.barriodecuba.it/forum/viewtopic.php?p=362955&sid=cbc8e57e4bc2be208eb0bf4556ba0932
Ti ringrazio, cose risapute, purtroppo sono sempre scritte in forum vari e le persone sono sempre le stesse, dubito io:-)Non c’è mai nessuna pubblicazione in riviste scientifiche, nemmeno in quella del CNR (http://www.almanacco.rm.cnr.it/reader/).
[quote name=”ale speranza”]http://forum.barriodecuba.it/forum/viewtopic.php?p=362955&sid=cbc8e57e4bc2be208eb0bf4556ba0932[/quote]
[quote name=”pasquale bisogni”]@gianni: rimango sempre della mia circa il NON subbuglio presso l’Istituto[/quote]
Ho lavorato con alcune persone del’IFAC. Innanzitutto loro ha saputo da me, o da questo blog, dell’accordo. Nell’IFAC è coinvolta, per quel che ne so, una sola persona e tutti gli altri ne erano all’oscuro fino a 2 settimane fa. Tutti quelli che ho contattato (quelle che conosco e i loro gruppi) sono piuttosto sull’incazzato, per le motivazioni espresse in questi articoli: partner poco chiari, condizioni dell’accordo molto fumose, mancanza di partner scientifici “qualificati” (che dovrebbero essere cercati dall’IFAC ma non sono identificati e di solito queste cose di fanno PRIMA di un accordo), aver saltato alcuni passaggi fondamentali proprio perché l’accordo è estremamente criticabile nella sostanza e si voleva evitare di farlo sapere in giro tra i colleghi.
[quote]credo che però vi stia sfuggendo unparticolare importante che fino al 4 ottobre 2010 veniva distribuito un prodotto chiamato refrigerato,non omeopatico, […] mentre l’omeopatico ne conterrebbe solo 5.A mio avviso è qui che bisogna indagare attraverso una ricerca! [/quote]
Qui entra un ulteriore problema, che è la logica conseguenza di quel che scrivevo. Ci si chiede come mai si stia utilizzando un farmaco a concentrazioni migliaia di volte più basse di quelle a cui si vede un effetto farmacologico. La risposta è che si pensa abbia un effetto “omeopatico”. Ma l’omeopatia non ha mostrato efficacia, in studi controllati, per nessuna patologia specifica. Non si tratta di studi di fase 1, 2 o 3, ma occorre PRIMA mostrare che l’omeopatia abbia una qualche base. E qui i miei colleghi sono durissimi, mettersi a fare ora uno studio clinico su un prodotto omeopatico, per una patologia come il cancro, è criminale. Uno mi ha detto che piuttosto di venir coinvolto in una cosa del genere si fa trasferire di istituto.
[quote]
Per quanto riguarda la sperimentazione sono a conoscenza delle varie fasi e dei metodi di randomizzazione posso aggiungere che normalmente ed attualmente i gruppi presi in considerazione sono tre (non due come citi) in quanto è uso aggiungere il terzo gruppo al quale viene somministrato un “placebo”.[/quote]
In genere gli studi clinici sono “farmaco nuovo vs. farmaco vecchio”, quando si confrontano due terapie che si presume abbiano efficacie non troppo diverse. Quando si sperimenta un farmaco nuovo che non si sa se abbia efficacia (come qui) si confronta “farmaco nuovo vs. placebo”, in entrambi i casi in aggiunta a terapie consolidate.
[quote]
La volontà e l’auspicio di tutti è quella che si inizi un’analisi scientifica del preparato proprio per accertarne i contenuti[/quote]
Occorre innanzitutto disporre dei dati degli studi di fase 1 e 2, e quelli li deve fare la Labiofarm, e li deve pubblicare con tutti i crismi. Non si può chiedere che i laboratori italiani provino a gratis molecole da tutti i laboratori del mondo. Hai un’idea di quante molecole promettenti vengano indagate in tutto il mondo? Per una malattia che mi tocca più da vicino ho sentito uno studio in cui vengono studiate circa 100 mila molecole, sperando di trovarne una decina su cui poi continuare gli studi.
Occorre che esistano indicazioni delle dosi a cui il farmaco sia efficace. Qui come dicevo le indicazioni ci sono, e mostrerebbero che alle dosi usate in terapia non lo è assolutamente.
Quindi che studi si fanno? Uno studio in vitro
per capire se i dati in letteratura grigia esistenti sono validi? Uno studio di fase 1? Uno di fase 2? O si passa direttamente ad un megastudio di fase 3 con migliaia di pazienti che prendono un farmaco di cui non si sa praticamente nulla, a concentrazioni a cui non ci si aspetta rigorosamente NESSUN effetto?
[quote]
Ma come in tutte le cose se non si parte non si arriva ed è qui che punto i piedi perché se prima della partenza solleviamo un sacco di questioni tra l’altro futili e di poca utilità,non si potrà mai affermare la validità o meno del prodotto[/quote]
Bene, che la ditta faccia una ricerca seria, e la pubblichi. Cerchi, non attraverso distributori che eufemisticamente si possono definire “non qualificati”, di stabilire contatti credibili con la ricerca. Con soggetti che fan ricerca nel campo, e non su cose che non c’entrano nulla. La ricerca va fatta bene, o si buttano solo i soldi. Non sono “questioni futili”.
[quote name=”ale speranza”]http://forum.barriodecuba.it/forum/viewtopic.php?p=362955&sid=cbc8e57e4bc2be208eb0bf4556ba0932[/quote]
Be’ in questo blog si comincia subito male:
[quote]
Nel 2004 è stato pubblicato sul “ Clinical Oncology, 16,2004, pp 549-560 “ da Grame Morgan, Robyn Wardt e Michael Barton i risultati della più completa meta analisi condotta sull’argomento “ The Contribution of Cytotoxic Chemioterapy to 5-years Survival in Adult Malignancies”. Dallo studio risulta che il contributo alla sopravvivenza a 5 anni fornito dalla chemioterapia per le 22 neoplasie più comuni del’età adulta è inferiore al 2,5% dei pazienti cui è stato diagnosticato un cancro.
[/quote]
Lo studio è ben noto. Si riferisce all’eticità di utilizzare la chemioterapia in tumori o situazioni in cui questa è notoriamente particolarmente inefficace. In altri tumori la chemioterapia ha percentuali di successo MOLTO maggiori. Se uno cita uno studio stravolgendone così il senso o è ignorante o è in malafede. Molto probabilmente non è un medico o un ricercatore. Sicuramente non è un partner affidabile per una ricerca.
Inoltre si parla di contatti con una ventina di soggetti. Solo l’IFAC però è tra i partner del progetto. Forse perché gli altri partner sanno che cosa dice l’articolo scientifico citato all’inizio, e questo è basato qualificare la serietà del proponente?
scusate, ma non riesco a capire il senso di questi post e di altri che ho avuto modo di leggere in rete e su facebook che, tra l’altro, invece di fare chiarezza, recano soltanto confusione…. da quello che ho capito, e gradirei avere riscontro, la signora che ha scritto l’articolo ha sgamato un accordo tra l’associazione amon e il cnr, nel senso che quest’ultimo ha disconosciuto il predetto accordo. Poi, sempre dai vari post e commenti, sono arrivato alla conclusione che non esiste alcuno studio in itinere, in nessuna parte del globo, che stia sperimentando il farmaco cubano. Ancora, capisco che esistono 2 prodotti distribuiti a cuba, il regrigerato e l’omeopatico, quest’ultimo presumibilmente inefficace in quanto sintetizzato in maniera “industriale”, per far fronte al picco di domanda che si è generato negli ultimi mesi. In ultimo, ma non per ultimo, la notizia che anche la labiofam si stia attrezzando, o si è già attrezzata, per distribuire il refrigerato, su cui, a questo punto, nutro tutti i miei dubbi. Resto in attesa di tutti i vostri riscontri per capirne di più, saluti, stefano.
@Peter:Oramai ho capito che sull’Escozul NON ne sapete veramente nulla (e non parlo dei principi o composizioni ma di escozul come argomento) dici e affermi di aver scmbiato mail con il Dott. Monzon………l SIG. MONZON è un professore di educazione fisica che distribuisce il prodotto dalla parte opposta del luogo ove hanno sede gli uffici di Labiofam,egli distribuisce il prodotto nella versione refrigerata e lo estrae personalmente on l’aiuto della figlia che è una biologa da un allevamento dis corpioni che gestisce nella sua abitazione. LO STESSO DICE DI AVER GUARITO LA FIGLIA DA UN TUMORE AL PANCREAS 8 ANNI FA. Quando dico che parlate per partito preso mi riferisco proprio alla poca conoscenza con il quale trattate l’argomento
@Gianni Tranquillizza il tuo collega dell’IFAC lo studio non sarà fatto sull’omeopatico!
[quote name=”pasquale bisogni”]
@Gianni Tranquillizza il tuo collega dell’IFAC lo studio non sarà fatto sull’omeopatico![/quote]
Potresti dirmi qual’è la composizione del “refrigerato”? Non tanto sui polipeptidi contenuti quanto sulla concentrazione. A me quello che lascia perplesso e’ soprattutto questo. Io avevo capito che la differenza fondamentale fosse che il non refrigerato è un preparato idroalcolico, più stabile.
Poi un farmaco DEVE avere una documentazione reperibile in letteratura. Altrimenti non siamo noi che non sappiamo, è il farmaco che non “esiste” scientificamente.
@Gianni: non so quale sia la composizione del refrigerato……………io e altri che seguono la storia di questo preparato non abbiamo MAI parlato di farmaco perchè sappiamo bene qual’è l’iter che si deve seguire per arrivare alla definizione di farmaco. Infatti potrai andare a leggere tutti i mie post su tutti i blog sui quali scrivo che la parola “FARMACO ” non è mai stata nominata in quanto appunto come dici tu il Farmaco non esiste! esiste un peparato estratto da un veleno di uno scorpione che parecchie persone che lo hanno e lo stanno assumendo hanno notato un miglioramento della qualità della vita in presenza di patologie oncologiche,poichè il fenomeno si sta diffondendo a macchia d’olio siamo tutti alla ricerca della verità su questo ritrovato e l’unico modo è iniziare uno studio.sulla base dei dati che verranno rilasciati dagli scopritori della sostanza. Ci auguriamo poi che gli studi possano portarci alla scoperta di proprietà benefiche,se poi così non fosse almeno abbiamo acertato scientifiamente che ci hanno preso in giro.Caro Gianni se era già un farmaco non saremmo stati qui a parlarne perchè voleva dire che le fasi dei vari studi erano state già superate
[quote name=”pasquale bisogni”]@Gianni: non so quale sia la composizione del refrigerato……………io e altri che seguono la storia di questo preparato non abbiamo MAI parlato di farmaco perchè sappiamo bene qual’è l’iter che si deve seguire per arrivare alla definizione di farmaco.[/quote]
Pasquale, ho usato impropriamente la parola. “farmaco”. E non voglio parlare di buona o cattiva fede. Quando ho accennato a “truffa”, riportando una frase del sito thisiscuba.net, mi riferivo a quelli che distribuiscono le fiale a 300 euro l’una, come riporta Rosa.
Il punto che sottolineo è che senza studi PUBBLICATI non puoi fare uno studio di fase 3, quello che mi sembra di capire, anche dal documento del sito AMON, si vorrebbe mettere in piedi. Puoi fare uno studio in vitro, ma dovrebbe farlo la ditta, non serve mettere in piedi una collaborazione internazionale e in ogni caso non serve a nulla coinvolgere un istituto per lo studio delle onde elettromagnetiche.
QUELLA sperimentazione, di cui si parla nell’accordo, e’ un pastrocchio che non si capisce che scopi abbia (non sto sostenendo ne abbia di occulti). È stata fatta anche formalmente in modo assurdo, e il forte sospetto è che questo sia dovuto al fatto che, se fosse stata resa pubblica, sarebbe stata immediatamente bocciata.
@Manuel: eri partito bene ma poi ti se perso con un sacco di SAI…….. Allora ti rispondo: Si.so tutto quello che dici,so anche per certo che NON è vero che ai cubani danno esclusivamente il refriferato,da mercoledì hanno iniziato a distribuire nuovamente il refrigerato per particolari patologie;concordo con te in merito alla pubblicazione di Studi ubani non pubblicati ma esistenti, ti dico che il Direttore di Labiofam è a conoscenza dell’IFAC (altrimenti non avrebbe mandato a loro spese una sua delegazione).In merito all’interessamento delle associazioni private ti raccconto una cosa;un mio conoscente in grave situazione economica ha avuto la sospensione della fornitura di gas ed è rimasto senza riscaldamento in un periodo invernale,egli ha rifiutato qualsiasi aiuto da parte di associazioni di volontariato che volevano interessarsi al suo caso dicendo che era lo stato che doveva provvedere ad aiutarlo…….sai qual’è stato l’epilogo? lo hanno trovato morto in casa,di stenti e di freddo!! siccome di cancro non vorrei morire in attesa che le autorità preposte si muovano mi attrezzo e se posso smuovo qualcosa!concordo con te anche sulle considerazioni che hai fatto sull’omeopatico
@Pasquale, ma l’hai capito che peter sta dalla tua parte?
[quote name=”pasquale bisogni”]@Peter:Oramai ho capito che sull’Escozul NON ne sapete veramente nulla (e non parlo dei principi o composizioni ma di escozul come argomento) dici e affermi di aver scmbiato mail con il Dott. Monzon………l SIG. MONZON è un professore di educazione fisica che distribuisce il prodotto dalla parte opposta del luogo ove hanno sede gli uffici di Labiofam,egli distribuisce il prodotto nella versione refrigerata e lo estrae personalmente on l’aiuto della figlia che è una biologa da un allevamento dis corpioni che gestisce nella sua abitazione. LO STESSO DICE DI AVER GUARITO LA FIGLIA DA UN TUMORE AL PANCREAS 8 ANNI FA. Quando dico che parlate per partito preso mi riferisco proprio alla poca conoscenza con il quale trattate l’argomento
@Gianni Tranquillizza il tuo collega dell’IFAC lo studio non sarà fatto sull’omeopatico![/quote]
c.v.d come volevasi dimostrare.
Sono restio a frequentare forum vari e,in particolare,di questo tipo in quanto,come previsto,c’è la presenza di dotti ed acculturati che si affannano a disquisire sulla materia di cui trattasi,è una esperienza decennale la mia,ma,visto che l’argomento mi interessa da vicino,ho inteso dare il mio contributo come “cavia sperimentale” sul prodotto cubano di cui,a quanto leggo e constato,voialtri siete cattedralici e molto ben preparati.
A me,malato di cancro al fegato,delle vostre disquisizioni ed argomentazioni filosofiche mi frega poco o niente,a me interessa sapere se altri che hanno ed usano quel prodotto hanno avuto dei benefici,di qualsiasi tipo e natura,oppure niente.
Tutto quì.
Ho interrotto la terapia farmacologica col Nexavar da una ventina di giorni,
giovedì farò l’alcolizzazzione di 3 o 4 noduli tumorali e proseguirò per circa un altro mese all’astinenza da farmaco per verificare “l’effetto che fa” sto Escozul e Vimang associato.
Dopo di che…ci sentiremo…anche per infastidire le vostre dottrine con le mie “esperienze di fatto” sul prodotto in questione.
Arrisentirci.
@Pasquale
Scusami non era per fare polemica la mia raffica di quesiti ma per spiegare che tutte le eccezioni che qui vengono fatte al medicinale hanno fondamento, di quel prodotto non sappiamo nulla se non quelle poche notizie aneddotiche che arrivano da Cuba e l’enorme volume di chiacchiere in rete.
Un’altra cosa da dire è che le sperimentazioni in Italia non le possono fare i privati di loro iniziativa, ci deve essere sempre e comunque il controllo degli organi istituzionali come AIFA, ISS e Comitati Etici e, ripeto, le sperimentazioni devono essere ripetibili in altri tempi ed altri spazi altrimenti non c’è prova. Gli organismi istituzionali sono necessari (in teoria) per evitare manipolazione dei risultati e conflitti d’interesse. In poche parole se AMON anche con Labiofam e CNR sperimenta e trae risultati favorevoli a me non ne può fregar di meno, è come l’oste che dice di avere il vino buono.
Spero di essermi spiegato.
@peter:l’unica motivazione che mi ha spinto a informarmi sull’escozul è stata personale in quanto affetto dal “big killer” ovvero cacncro del pancreas,ho fatto anche io da cavia quindi posso bencomprendere il tuo stato d’animo a differenza di persone che qui parlano parlano ma di cancro per loro fortuna non sanno nulla tranne quello che leggono.Mi permetto di suggerirti una cosa,qualora non ne fossi già a conoscenza,presso l’ospedale di vimercate uno scienziato Italiano ha scoperto una nuova terapia per le patologie del fegato .Il tutto è suffragato da studi scientifici,nulla a che vedere con escozul o ritrovati vari,parliamo di medicina ufficiale. Tantissimi auguri
@Manuel: perchè metti il carro d’avanti ai buoi? conosco benissimo l fasi e l’iter che deve seguire una sperimentazione scientifica ma qui si parla di un progetto volto a studiare il prodotto per verificarne se il caso di sperimentarlo con tutti i canoni previsti.Il protocollo Di Bella fu presentato dallo stesso professore fornendo tutti i suoi studi e chiedendone una sperimentazione,se non avesse presentato gli studi neanche quella specie di sperimentazione che fu fatta poteva svolgersi
aaahhhhhhhhhhh Manolito adesso stai proprio a rompere…che tu segua o no le sperimentazioni private sai a chi se ne frega? A NESSUNO!
Pertanto tu vattene per protocolli e scartoffie varie e noi,nel frattempo,sempre sulla nostra pelle,sperimentiamo ciò che ci piace e pare…con o senza il tuo permesso.
Pasquà…una informativa utile o la si da e la si da per intera oppure meglio non dirla.
Me la vuoi dire in privato?
Ok…dimmela in privato.
A chi soffre per tumori vari dico solo questo:non date retta a chiacchiere,ma,a volte,tentare non nuoce.
E per chi non lo avesse capito ancora io con l’escozul sto facendo un esperimento sulla mia pelle mica voglio convincere qualcuno ma gli altri,quelli che chiacchierano mamma mia e come chiacchierano non rompessero…però.
Di pazienza noi malati ne abbiamo poca e centellinata mica come voi che sci orinate da mane a sera.
Buongiorno a tutti,
mi preme dire che l’unico motivo per cui mi informo e riporto i fatti è solo ed esclusivamente per mettermi dalla parte dei più deboli, che sono i malati. Io non ho certo interessi di nessun tipo sulla questione. Riguardo al fatto che qui, chi sparla, non ne sa niente di cancro, non credo che il pubblicizzare la morte dei miei genitori o la morte della mia carissima amica 2 anni fa, o il calvario di mia nipote, guarita grazie alla chirurgia e alla radioterapia, o allo stato del mio utero possa servire a qualcosa. In quanto al fatto che dovrei vergognarmi, vorrei ricordare che chi dovrebbe vergognarsi sono quelle tante persone che frequentano i vari gruppi in facebook, dove il leggerli fa accapponare la pelle. Dove non si sa più chi è il malato e chi è il truffatore, dove è una gara all’ultimo insulto contornato di offerta boccette e il linguaggio è degno dei peggiori cavernicoli!!! I benefattori poi: mi sono rivolta a chi annunciava di avere le boccette di cui purtroppo non poteva più farne uso (povero caro) e mi ha risposto chiedendomi 300 euro per una boccetta e ne aveva 3 da vendere, le sue testuali parole:
b]Per le spedizioni non c’è problema chiedo un contributo spese di viaggio a me mi e costato 1000 € da dividere per 3 quindi chiedo 300€ per la cura di 4 mesi fammi sapere.[/b]
Ah poi ci sono le associazioni ONLUS!! Ho chiesto all’associazione insiemeperescozul, mi ha risposto molto gentilmente:
[b]in allegato trovi le info per avere il farmaco.
questo Escozul ha una funzione antinfiammatoria ed antitumorale. E’ da molti anni che si usa a Cuba con successo ed in associazione al Vimang dà di norma buoni risultati.
Chiaramente tutto dipende dalla situazione attuale del paziente dallo stadio del male e da innumerevoli altri fattori però, circa l’80% dei nostri soci ha avuto benefici già dopo 10 15 gg di somministrazione.
Chiaramente non è un vaccino nè un miracolo però aiuta sia a sopportare meglio le terapie tradizionali che a vivere meglio.
La sua funzione antifiammatoria è un vero toccasana in pazienti già provati dalle terapie, mentre per gli altri che sono all’inizio ha un’effetto ancora migliore.
La funzione dell’escozul è di bloccare il tumore, mentre quella del Vimang è di impedire che si alimenti e che sparga meastasi ammalando anche altre parti del corpo.
Spero di essere stato esauriente nella spiegazione per ongi altra info usa questa per rispondere così teniamo conto di quello già detto, ok?
grazie a presto e buona fortuna, Marco
(presidente insiemeperescozul) [/b]
Allegato:
[b]
INSIEME per ESCOZUL
Cod. Fiscale 92045090013
Via Torino 24, 10072, Caselle Torinese
Tel. 0115502425 , Cel. 3317002124
insiemeperescozul@gmail.com
COME FARE PER AVERE ESCOZUL DALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE
1 Inviare tramite il nostro indirizzo e-mail insiemeperescozul@gmail.com copia dell’ultima cartella
clinica, documento di identità in corso di validità, e breve resoconto storico del paziente.
Nel resoconto e cioè quando è stato riscontrato il male, esattamente la patologia, le terapie intraprese è
importante specificare lo stato attuale del paziente, in quanto serve per la posologia.
La LABIOFAM ci consiglia di comunicare che per una cura più efficace bisogna associare il Vimang
(preparato a base di estratti della corteccia di mango) per la sua funzione sui vasi sanguigni che serve a
bloccare il rilascio di metastasi nell’organismo e dovrebbe non permettere più al tumore di alimentarsi.
2 Attendere delibera consiglio direttivo che autorizza l’invio del farmaco secondo disponibilità
dell’associazione e gravità del caso.
3 Inviare il contributo spese reperimento farmaco specificate nella mail oppure il costo del tesseramento
associativo di norma di 100 € per escozul e 60 per Vimang
4 Attendere mail di risposta con i dati della spedizione espressa con corriere.
5 Ad un mese circa dall’inizio della somministrazione del farmaco inviare un riassunto della situazione
attuale del paziente (cambiamenti significativi, eventuali problemi od incopatibilità, osservazioni ecc.)
Serve per il nostro archivio informazioni e per tutti i nostri soci.
Grazie, Marco
(presidente insiemeperescozul)[/b]
Quindi chi si deve vergognare è qualcun altro, a noi interessa che le cose siano fatte in modo chiaro e pulito e che non ci siano speculazioni da parte di nessuno sulla pelle degli altri, perciò ne discutiamo e la discussione è sempre utile.
Rosa
@peter :se ti riferisci alla’info relativa all’ospedale di Vimercate devi contattare appunto quella struttura!
@myrose: Sono queste le persone da combattere,questi schifosi e luridi sciacalli che speculano sulle disgrazie della persone, questa associazione (!!!) va segnalata ed io l’ho fatto già parecchie volte.però voglio aggiungere che non sono questi loschi individui che stabiliscono l’efficacia o meno del prodoto,anzi questi personaggi lo ridicolizzano e comunque non fanno testo. Tra tanti ospedali e cliniche all’avanguardia in Italia è esistita anche Villa Pia a Milano…………….