Speranze alternative
Si chiamava Paolo. Non è la solita storia in cui il personaggio viene chiamato in un modo qualunque per nasconderne il vero nome, si chiamava veramemente Paolo ed era un mio amico. Siamo cresciuti insieme tra partite a pallone e sogni per il futuro. Abbiamo attraversato insieme le tempeste ormonali dell’adolescenza, eravamo compagni di banco al liceo, poi le strade si sono divise: io mi sono dedicato ai malati e lui ha abbracciato la sua passione per l’elettronica diventando ingegnere.
Questa diversità di rotta ci ha fatto un po’ perdere di vista, gli impegni universitari non permettevano di frequentarci come ai vecchi tempi, ma quelle poche volte era sempre un vero spasso. Poi ad appena 28 anni Paolo scopre di essere affetto da Sclerosi Laterale Amiotrofica, una delle malattie più infime che possano esistere che distrugge le capacità motorie di una persona lasciando integra la capacità di comprendere che ci si sta piano piano trasformando in un corpo incapace persino di respirare autonomamente. Produce una paralisi progressiva di tutti i muscoli del corpo a causa della progressiva distruzione dei motoneuroni centrali e periferici ed ha un decorso che si differenzia da caso a caso, ma che generalmente porta tutti allo stesso risultato: una paralisi totale di tutti i muscoli del corpo. Senza l’intervento della scienza medica il malato muore dopo poco tempo a causa della paralisi dei muscoli respiratori, ma grazie ai respiratori meccanici la vita viene prolungata artificialmente. Paolo era affetto da questa brutta bestia. Come spesso accade sottovaalutò il problema, era giovane nessuno poteva pensare all’epilogo tragico della vicenda, e chi suggeriva di riposarsi un po’, altri che era solo stanchezza psicologica, qualcun’altro che era un ciclo energetico negativo che sarebbe passato ( si anche questo gli dissero ) , malgrado referti neurologici, RMN, esami vari non dessero adito a incertezze, il responso era chiaro si trattava di SLA.
Paolo diede retta a questi, e cominciò a rimpinzarsi di costose tisane al Ginseng al posto di prendere il Riluzolo che gli era stato prescritto. Io cercai in tutti i modi di dissuaderlo anche perché la malattia procedeva molto velocemente e invece di interrogarsi sul perché dell’insuccesso della sua terapia intraprese altre strade fatte di omeopatici, sedute di Yoga , lezioni per riequilibrare il Chakra ( e la cosa strana è che non ha mai creduto alla validità di questi metodi , li riteneva irrazionali ) con l’unico risultato di ritrovarsi in meno di un anno ricoverato in un letto di rianimazione collegato ad un respiratore meccanico, alimentato tramite sondino e immobile dal collo alle dita dei piedi.
Paolo è morto a 31 anni da poco compiuti, vittima di una maledetta malattia che non lascia scampo, ma anche di una scelta terapeutica sbagliata dettata dalla moda ormai diffusa a dover intraprendere strade alternative a quelle ufficiali. Le medicine alternative non danno risultati, la Medicina ufficiale sì. Non tutto è curabile, Paolo non sarebbe probabilmente sfuggito al suo appuntamento col destino, ma ha rifiutato l’unico mezzo per ritardare , a volte anche di anni, il decorso infausto della malattia. Ha intrapreso una strada sbagliata, tutti liberi di scegliere, ma come non imbufalirsi di fronte a chi propina idee non documentate che sono capaci di creare non pochi danni, e Paolo ne è solo uno dei tantissimi esempi.
Mi fermo qui , ma intendo dedicare a tutti i Paolo che esistono questo articolo che linko. No. Non è stato scritto da me, ma da un grande che ogni giorno combatte contro il proliferare della falsa medicina.Una lettura illuminante che spero possa rappresentare un faro per tutti quelli che hanno intenzione di abbracciare queste “speranze alternative” che creano solo danni.
Disperarsi, rassegnarsi, illudersi dal sito MedBunker
Luca Menichelli
7 comments
Mi spiace molto e ancor più provo rabbia perchè di fronte al proliferare di tante fandonie pseudoscientifiche non si può fare niente. Queste persone che si ammalano dovrebbe essere protette in questo senso, invece divenatno facili prede di ciarlatani.
Rosa
Salve, sono Mario e sono affetto da SLA. Per ora ho una fase molto labile, ho solo difficoltà a prendere oggetti e mi affatico facilmente ma nel complesso posso fare un po’ di tutto . Sono in cura con Rilutek e un neurologo mi tiene sotto controllo. Per vivere meglio ho modificato chiavi e posate aumentandone le dimensioni e vado abbastanza bene. Devo dire che all’inizio volevo provare con l’omeopatia, poi ci ho ripensato. Chi sta male si attaccjerebbe a tutto e io ne so qualcosa ma lucrare o inventare cure alternative è da criminale e basta. Quindi vi ringrazio per l’impegno e saluto Paolo che e’ stato vittima della speculazione.
Ma non vi posso lasciare un po’ che mi combinate tutti sti casini? 😆
Ottimi articoli… 😉
E tu non ci lasciare. La pace e la tranquillità generata dall’energia cosmica dell’universo però, non la garantisco 8)
[quote name=”Emmanuel Goldstein”]Ma non vi posso lasciare un po’ che mi combinate tutti sti casini? 😆
Ottimi articoli… ;-)[/quote]
Ciao a tutti. Mi chiamo William, ho 65 anni, diplomato in chimica ma ho fatto per 1/4 di secolo l’installatore di porte blindate. Dal 2003 mi interessa tutto quello che concerne la salute, da qualsiasi parte la si osservi; nel senso che non disdegno la medicina chimica ma nemmeno TUTTE le altre chiamate “alternative”. Non sono qui per difendere nè l’una nè le altre, vorrei solo portare qui la mia esperienza tutta personale che però coinvolge diverse centinaia di persone che conosco personalmente e migliaia in Italia che non conosco ma SO dei risultati che hanno ottenuto. Da più di 1 anno frequento un negozio dove si vendono delle attrezzature che aiutano il corpo umano a riappropriarsi della innata capacità di autoguarigione. Prima di acquistare il futuro cliente ha la possibilità di provare le attrezzature GRATUITAMENTE E SENZA LIMITE DI TEMPO. Il pezzo forte consiste in un lettino da massaggio dove la persona si sdraia di schiena così da ricevere un massaggio ai muscoli paravertebrali. In un anno ho visto decine di persone che sono entrate considerando come “ultima spiaggia” queste attrezzature dopo aver provato di tutto: antinfiammatori, antidolorifici, farmaci di vario tipo fino ad arrivare a vere e proprie operazioni chirurgiche che, evidentemente, non avevano risolto la situazione se non temporaneamente. Queste attrezzature NON GUARISCONO, tengo a sottolineare, ma, correggendo la postura della colonna vertebrale tramite uno streching della muscolatura alleviano molti dolori derivanti o dallo schiacciamento delle vertebre o dallo schiacciamento dei nervi o legamenti che attraversano esse. Ho visto decine di persone che sono entrate il 1° giorno magari col bastone per aiutarsi nella deambulazione e dopo poche settimane camminare più diritte e, TUTTE, dopo pochi mesi abbandonarlo.
Il mio intervento non vuole rispondere alla polemica intentata dal titolare di questo sito ma solo fare un minimo di chiarezza: non è possibile giudicare in questo modo TUTTO quello che viene definito “alternativo” ma la mia semplice intelligenza vorrebbe invitare l”ingegnere” a documentarsi:
http://www.asiagem.net .
Saluti a tutti e grazie per l’ospitalità.
Salve William e grazie del suo contrubuto che apprezzo molto in quanto critico seppur educato e io in maniera critica e educata le rispondo.
Stiamo praticamente trattando di due cose completamente diverse. Lei ha riportato un esempio che possiamo ascrivere in quella che è la riabilitazione fisica, una pratica che anche la medicina ufficiale studia e applica. Non ha nulla di alternativo l’idea dello stretching della colonna per scopi antalgici, è una cosa risaputa e che trova varie applicazioni nel quotidiano. Le mie perplessità sulle medicine alternative sono rivolte a quelle pratiche che hanno più del mistico piuttosto che dello scientifico e su quello non posso soprassedere. Mi dispiace con tutti quelli che credono in queste pratiche molto in voga, ma abbiamo ampie dimostrazioni della loro inefficacia. Lenire un dolore con un effetto placebo è una cosa (pensi che mi è capitato di effettuare un’anestesia locale utilizzando soluzione fisiologica al posto della Lidocaina solo per darle un’idea della potenza di questo bellissimo effetto), liberare le vertebre da uno schiacciamento come dice lei migliorando la postura è una cosa fattibile e la accetto volentieri e la approvo (sperimento ogni giorno su mia moglie che ha un ernia discale l’effetto benefico dei miei massaggi :-)), ma sarà d’accordo con me che la pretesa di curare con la regolarizzazione delle energie corporee attraverso pratiche che hanno quasi del magico è una cosa inaccettabile e che non sta né in cielo né in terra. Questo voglio dire non scagliarmi contro tutto ciò che non è chimico, ma contro ciò che non è scientifico e questa è un’altra cosa.
Del resto non mi è mai piaciuto chi dice che dovrei informarmi prima di scrivere, ho le basi che servono per affrontare questi temi, ma invito molto spesso a leggere prima di commentare.
Non se ne vada da noi, ci piace scambiare commenti con chi ci segue in maniera critica.
[quote name=”William”]Ciao a tutti. Mi chiamo William, ho 65 anni, diplomato in chimica ma ho fatto per 1/4 di secolo l’installatore di porte blindate. Dal 2003 mi interessa tutto quello che concerne la salute, da qualsiasi parte la si osservi; nel senso che non disdegno la medicina chimica ma nemmeno TUTTE le altre chiamate “alternative”. Non sono qui per difendere nè l’una nè le altre, vorrei solo portare qui la mia esperienza tutta personale che però coinvolge diverse centinaia di persone che conosco personalmente e migliaia in Italia che non conosco ma SO dei risultati che hanno ottenuto. Da più di 1 anno frequento un negozio dove si vendono delle attrezzature che aiutano il corpo umano a riappropriarsi della innata capacità di autoguarigione. Prima di acquistare il futuro cliente ha la possibilità di provare le attrezzature GRATUITAMENTE E SENZA LIMITE DI TEMPO. Il pezzo forte consiste in un lettino da massaggio dove la persona si sdraia di schiena così da ricevere un massaggio ai muscoli paravertebrali. In un anno ho visto decine di persone che sono entrate considerando come “ultima spiaggia” queste attrezzature dopo aver provato di tutto: antinfiammatori, antidolorifici, farmaci di vario tipo fino ad arrivare a vere e proprie operazioni chirurgiche che, evidentemente, non avevano risolto la situazione se non temporaneamente. Queste attrezzature NON GUARISCONO, tengo a sottolineare, ma, correggendo la postura della colonna vertebrale tramite uno streching della muscolatura alleviano molti dolori derivanti o dallo schiacciamento delle vertebre o dallo schiacciamento dei nervi o legamenti che attraversano esse. Ho visto decine di persone che sono entrate il 1° giorno magari col bastone per aiutarsi nella deambulazione e dopo poche settimane camminare più diritte e, TUTTE, dopo pochi mesi abbandonarlo.
Il mio intervento non vuole rispondere alla polemica intentata dal titolare di questo sito ma solo fare un minimo di chiarezza: non è possibile giudicare in questo modo TUTTO quello che viene definito “alternativo” ma la mia semplice intelligenza vorrebbe invitare l”ingegnere” a documentarsi:
http://www.asiagem.net .
Saluti a tutti e grazie per l’ospitalità.[/quote]
Certo se paolo si informasse un po, sa che il ginseng non farà nulla di tutto ciò ma è solo un energizzante come il caffè o il thè, è giusto divulgare medicine alternative gonfiate ma è errato dire che non funzionano ricordo che le medicine di ora provengono da là da quelle che considerate sbagliata, quindi… è giusto saper se una cosa è gonfiata nel caso di paolo ma è errato dire che l’intero campo non funziona, è come dire la tachipirina non mi abbassa la febbre allora la medicina ufficiale non vale un centesimo… Sveglia!